Dopo la lunga notte di negoziato e l’accordo a 28 sui migranti, resta sul tappeto il nodo dei centri di accoglienza da creare su base volontaria anche se il premier Conte precisa che “E’ inesatto dire che l’accordo sia su base volontaria: è integrato e multilivello come richiesto mentre per quanto riguarda l’art.6, che fa riferimento a centri di accoglienza su paesi di stati membri, non si impone a nessuno’. Nello specifico “l’Italia – ha detto il premier – non ha dato disponibilità” sui nuovi centri di accoglienza volontari, mentre “qualche altro Paese lo ha già fatto”. Conte sottolinea invece come l’accordo sui migranti stabilisca per la prima volta “azioni condivise anche nel salvataggio in mare. E’ un principio mai affermato prima. L’Italia era sola. L’abbiamo affermato nei fatti, anche con qualche atteggiamento risoluto”. Il premier poi ha sottolineato che l’Italia non riprenderà nessun migrante che dovesse essere stato registrato da noi e poi andato in Germania, aggiungendo di “non aver sottoscritto nessun accordo con la Germania” in merito ai movimenti secondari. “Il concetto di Paese di primo arrivo non si può cancellare”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue, ribadendo che i centri di controllo per i migranti dovranno essere nei Paesi di primo sbarco. Le regole di diritto internazionale e di soccorso in mare sono chiare: è il Paese sicuro più vicino che deve essere scelto come porto di approdo”, ha aggiunto. “Siamo soddisfatti, perché i quattro di Visegrad hanno raccolto una grande vittoria”, ha detto il premier ungherese Viktor Orban. L’Ungheria non diventerà un Paese di immigrazione. L’Ungheria resterà ungherese. Questo è il risultato della battaglia di ieri notte”, ha concluso.