REGGIO CALABRIA. L’indagine condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della Dda, ha messo in luce “l’infiltrazione nella politica locale e le elezioni amministrative locali”, in particolare le “consultazioni elettorali comunali in San Lorenzo 2010, le regionali 2010 e le provinciali 2011”. Lo scrive il gip distrettuale di Reggio Calabria nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi. “Le indagini – scrive il gip – hanno evidenziato quanto sia pressante il condizionamento mafioso in seno alle amministrazioni comunali di San Lorenzo e Bagaladi: la cosca Paviglianiti conta tra le proprie fila amministratori comunali cui viene devoluto il compito di tutelare gli interessi dell’organizzazione criminale. Alcune circostanze rilevate sono indicative della penetrazione mafiosa e della facilità con cui la cosca colloca suoi uomini di fiducia nei punti chiave delle amministrazioni locali, tra cui alcuni familiari. Anche i contatti che esponenti di primo piano dei Paviglianiti hanno allacciato con gli amministratori comunali, i quali consapevolmente hanno favorito la cosca, sono fattori indicativi del carattere pervasivo del sodalizio mafioso”. In questo contesto, scrive ancora il gip, “dietro il risultato elettorale che, sancendo la nomina a sindaco di Pasquale Sapone, ha determinato la sconfitta della lista ‘Democrazia Legalità Trasparenzà, capeggiata da Palmino Mangiola, si celano in realtà i veri giochi di potere messi in atto dalla cosca. A quest’ultima lista si ritiene siano stati attribuiti i connotati di una lista di copertura al fine di far assumere una parvenza di legalità alle consultazioni amministrative”. Nel 2013, al Comune di San Lorenzo, era stata inviata la commissione d’accesso antimafia, ma il Consiglio dei Ministri aveva deciso di non sciogliere l’Ente. Scioglimento giunto poi nel luglio successivo per le dimissioni del sindaco. Da allora il Comune è commissariato ed alle elezioni comunali del maggio scorso non sono state presentate liste. Ma i condizionamenti ci sarebbero stati anche in occasione delle elezioni regionali del 2010, concomitanti con le comunali a San Lorenzo e Bagaladi. “Tra gli esponenti politici che sono risultati eletti a seguito delle consultazioni amministrative regionali – afferma il gip citando anche una precedente indagine – figura Tripodi Pasquale Maria, candidato tra le fila dell’Udc (alle regionali del novembre scorso si è ricandidato con la lista Centro democratico senza essere eletto, ndr), nella coalizione a sostegno di Scopelliti Presidente, e che ha goduto della campagna elettorale fattagli, così come emerso nel corso di indagini di cui al procedimento penale nr. 1817/09 RGNR DDA, da Scaramozzino Antonio Mario, imprenditore edile, vicino alla cosca Paviglianiti”. “L’attività tecnica esperita – scrive poi il gip – ha confermato l’appoggio fornito dalla cosca Paviglianiti ad alcuni candidati alle elezioni amministrative provinciali del 2011”. Nessuno dei politici citati nell’ordinanza risulta indagato.