Due morti e tre persone ferite è il bilancio di due sparatorie avvenute in due distinte località del vibonese, Limbadi e Nicotera, ad opera della stessa persona che viene ricercata dai carabinieri. La prima vittima è Michele Valarioti, di 63 anni. L’uomo è stato ucciso a colpi di fucile a Nicotera nei pressi della sua casa. Nello stesso paese era stata ferita Giuseppina Mollese. La donna, trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Catanzaro, è morta in sala operatoria mentre i medici stavano per intervenire per una grave ferita all’addome. In precedenza, a Limbadi, tre persone, una delle quali imparentata con la vittima, erano state ferite in un bar. Nel caso di Limbadi, secondo una prima ricostruzione, l’individuo è arrivato a bordo della propria autovettura. Quindi è sceso imbracciando un fucile da caccia ed ha esploso un colpo sull’uscio del locale e un secondo all’interno, ferendo tre persone. Dopo di che si è allontanato, sempre a bordo della propria vettura, dileguandosi. L’uomo avrebbe agito a volto scoperto e avrebbe una trentina d’anni. Da Limbadi, sempre secondo una prima, frammentaria, ricostruzione, sarebbe andato a Nicotera dove ha sparato a Valarioti e alla donna che abitava ad un centinaio di metri dalla vittima. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Tropea e del Comando provinciale di Vibo Valentia. L’auto utilizzata dall’omicida, una Fiat Panda, è stata successivamente trovata nella campagne di Limbadi. L’individuo è scappato a piedi nelle campagne. Nella zona è scattata immediatamente una vasta battuta dei carabinieri per rintracciarlo. L’autore del duplice delitto, a Nicotera, è passato a piedi davanti ad un liceo imbracciando il fucile. L’uomo, infatti, è andato a casa di Giuseppina Mollese, di 69 anni, e le ha sparato un colpo di fucile ferendola gravemente all’addome. Quindi, a piedi, ha percorso circa 200 metri, passando davanti alla scuola, ed è andato a casa di Michele Valarioti, di 63 anni, uccidendolo. A Limbadi, invece, l’omicida ha sparato in un bar contro tre persone, Pantaleone D’Agostino, Pantaleone Timpano e Francesco di Mundo. Uno dei tre sarebbe ferito gravemente al volto. L’autore del duplice delitto è stato identificato. Si tratta di Francesco Olivieri, 32 anni, di Nicotera. L’uomo sarebbe imparentato con alcuni esponenti della cosca Mancuso di Limbadi. L’uomo è già noto alle forze dell’ordine. Nel 2015 era stato arrestato mentre stava innaffiando una piantagione di canapa indiana con 500 arbusti. Nel 1997 il fratello, Mario, fu ucciso in un agguato. Il giovane – all’epoca aveva 25 anni – era stato ucciso con alcuni colpi di pistola mentre era in auto. Mario Olivieri era riuscito a scendere dalla vettura ma era stato raggiunto dai sicari e ucciso. Anche Ignazio Saccomanno, figlio di una delle due vittime di oggi, Giuseppina Mollese, era stato ucciso una ventina d’anni fa in un agguato. Gli investigatori sono al lavoro per accertare se tra i delitti di allora e quanto successo oggi vi possa essere un collegamento.
.