“Occorre vincere ancora alcune resistenze che sono di carattere squisitamente personale e quasi campanilistico, perché non è pensabile che una città con meno di 100mila abitanti abbia due ‘hub’: è uno spreco enorme di risorse e di professionalità”. Lo ha affermato il commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, con riferimento al percorso di creazione dell’azienda unica di Catanzaro attraverso l’integrazione delle aziende Pugliese e Mater Domini. “Il ‘Pugliese’ – ha aggiunto Scura – ha una grande competenza per l’assistenza, ‘Mater Domini’ e Università hanno grande competenza per la didattica e la ricerca: messe insieme queste due positività il sistema diventa una ‘bomba’ di positività. Questo la gente deve capire, questo deve capire chi lavora al Pugliese e al Mater Domini, tutto il resto – quante unità operative spettano a me e a te – sono questioni superflue e vanno superate, anche perché – ha concluso il commissario ad acta per la sanità calabrese – quando avremo realizzato tutto il percorso l’80 di chi oggi ha il fucile spianato fucile sarà in pensione. Dobbiamo pensare all’interesse generale di Catanzaro e di tutta la Calabria perché questo polo è propedeutico al miglioramento di tutto il sistema”.