CATANZARO. Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha partecipato lunedì 30 aprile, a Lamezia Terme, all’assemblea generale straordinaria delle strutture private sanitarie accreditate (Anisap e Federlab), “alla luce delle preoccupanti sofferenze in cui versano da più tempo le attività afferenti alla specialistica ambulatoriale”. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “Da alcuni anni infatti – prosegue la nota – insiste un contenzioso promosso dagli erogatori privati che non hanno condiviso diversi decreti della struttura commissariale. Negli scorsi mesi, poi, la tensione è cresciuta a dismisura a seguito dell’emanazione da parte del Commissario ad acta dei decreti 70 e 72 del 2018. In tali decreti è previsto infatti un’ulteriore decurtazione dei budget, che assommati a quelli già in essere, provocheranno una riduzione di circa il 40% delle risorse disponibili. Vi è dunque il rischio concreto, soprattutto per le fasce meno abbienti, che nei prossimi mesi vengano compromesse anche le attività sanitarie primarie e che le strutture private siano costrette ad avviare la procedura di pre-licenziamento del personale in esubero. Già lo scorso 6 aprile il presidente Oliverio aveva ricevuto nella sede della Cittadella regionale i vertici di Anisap per affrontare i nodi del comparto e chiarire che rispetto ai decreti oggetto di contenzioso, per come si evince dai decreti stessi, il dipartimento Salute non aveva svolto alcuna attività istruttoria, non sottoscrivendo i relativi Dca 70 e 72”. All’assemblea hanno preso parte i direttori generali delle Asp, il dipartimento regionale Tutela della Salute, l’assessore regionale Maria Teresa Fragomeni, il capogruppo del Pd al Consiglio regionale Sebi Romeo e il responsabile della sanità della Cgil Luigi Scarnati. “Abbiamo chiesto la partecipazione all’assemblea del presidente Mario Oliverio e delle organizzazioni sindacali – ha dichiarato Edoardo Macino, presidente di Anisap Calabria – dopo che la Giunta regionale e il dipartimento alla Salute hanno disconosciuto i decreti 70 e 72 emanati dal commissario Scura. Ora chiediamo l’insediamento di un tavolo tecnico che possa affrontare e risolvere la grave situazione che si è venuta a determinare e che mette in pericolo l’assistenza sanitaria in Calabria, centinaia di posti di lavoro, l’esistenza stessa di 380 strutture. L’obiettivo che ci poniamo – ha aggiunto – è l’annullamento in autotutela del Dca 70 e 72, lo sblocco immediato dei pagamenti, il riconoscimento della funzione delle strutture ambulatoriali private accreditate nella Regione Calabria, tutto ciò al fine di evitare il passaggio all’indiretta, gli inevitabili licenziamenti dovuti al taglio delle risorse e la chiusura di numerose strutture”.