SERIE A/ UDINESE-CROTONE 1-2
Colpo pesantissimo del Crotone ad Udine con gli squali che infliggono ai bianconeri l’undicesima sconfitta di fila. Questa vittoria al Friuli vale il triplo in quanto dà entusiasmo e fiducia, consente di superare la Spal, di agganciare il Chievo Verona e di portarsi a ridosso proprio dell’Udinese. Una domenica migliore per Zenga era difficilmente immaginabile. Ancora una giornata stellare per Nwanko Simy, a bersaglio da tre settimane consecutive. E’ lui a rispondere istantaneamente alla rete del vantaggio di Kevin Lasagna al 6′. Nel finale di gara il Crotone sa approfittare delle lacune e delle paure dei friulani e li colpisce con Davide Faraoni al 42′. Domenica altra sfida vitale con il Sassuolo.
SERIE C/ COSENZA-RENDE 0-3
Una botta dalla quale sarà difficile riprendersi. La subisce il Cosenza, nel derby col Rende al San Vito-Marulla. I biancorossi devastanti in avanti dominano la stracittadina e colgono un successo storico contro il piu’ blasonato avversario. E l’ambiente rossoblu’ non la prende certo bene, venendo peraltro da tre mesi senza vittorie interne. Dopo una buona occasione per i lupi sprecata da Okereke, il Rende passa al 13′ con Actis Goretta che capitalizza la respinta di Saracco su tiro dal limite. Raddoppio facile di Viteritti prima dell’interavllo mentre al 72′ la terza rete biancorossa porta la firma di Denny Gigliotti dopo l’indecisione di Saracco. Gloria ed apoteosi per il Rende, disfatta totale e bufera Cosenza con curva e tribuna che contesta la società ed il presidente Guarascio costretto ad uscire anzitempo. Servirà ritrovare la serenità per affrontare al meglio i playoff.
SERIE C/ FONDI-CATANZARO 1-1
Il Catanzaro impatta 1 a 1 a Fondi e centra la salvezza, considerata anche la contemporanea sconfitta della Paganese terzultima. Primo tempo combattuto e brioso a differenza del secondo in cui praticamente non si è piu’ giocato, come purtroppo spesso accade nei campionati italiani nelle ultime giornate. Catanzaro pericoloso all’8′ con Spighi di destro. E’ sempre l’ex teramano a raccogliere un cross da sinistra di Zanini ed a firmare il vantaggio. Elezaj nega il raddoppio a Letizia ed Onescu prima dell’intervallo. Nei secondi 45′ al 10′ magica esecuzione su calcio piazzato di Addessi che inganna Marcantognini, è l’uno a uno. La squadra di Luiso prova a graffiare due volte con Mastropietro e Pompei ma Marcantognini c’è. Dall’altra parte chance per Maita, murato. Il resto è irritante melina condita a speranza che arrivasse prima possibile il fischio finale. Il futuro è già iniziato a Catanzaro, con i tifosi che vogliono la serie B dal presidente Floriano Noto.
SERIE C/REGGINA-AKRAGAS 2-0
Dopo un anno sofferto, la Reggina puo’ festeggiare la salvezza meritata. Giunge al termine della gara con l’Akragas, che ha visto prevalere gli Amaranto per 2 a zero. Pasqualoni al 26′ ed al 35′ e Ferrani al 37′ sfiorano il vantaggio che giunge al 30′ con Jacopo Sciamanna che si ripete dopo Bisceglie. Duetto con Sparacello e stoccata a rete. Al 78′ giunge la seconda rete, opera della premiata ditta Tiziano Tulissi-Alessandro Provenzano. E’ di quest’ultimo il graffio finale che sancvisce la vittoria amaranto, la permanenza matematica e l’esplosione di gioia con contestuale festa in campo e negli spogliatoi.
SERIE D/ EBOLITANA-VIBONESE 1-3
E’ stata una giornata importante in vetta in serie D. Continuano a vincere Vibonese e Troina mentre la Nocerina è quasi tagliata fuori dalla lotta per il vertice. Ai molossi costa carissimo il deludente pareggio interno con la Gelbison ed ora il primo posto dista due punti forse incolmabili. Buon per la Vibonese, senza ostacoli anche al Dirceu di Eboli contro i campani ormai quasi condannati ai playout. Una doppietta dell’argentino Bubas lancia i rossoblu’. I locali si portano sull’1 a 2 con Scalzone ma la capolista è cinica e chiude i giochi con Santiago Dorato che firma l’ennesima impresa esterna della truppa di Orlandi che si tiene stretta il primato.
SERIE D/ GELA-CITTANOVA 0-0
Festa salvezza per la Cittanovese che impatta a Gela e tarpa le ali ai siciliani esclusi dai playoff.Molte occasioni per la formazione di Terranova, incapace pero’ di sbloccare il punteggio. I calabresi, invece, possono festeggiare il meritato traguardo della permanenza dopo un campionato esemplare nella prima parte, senz’altro meno avvincente ed entusiasmante nella seconda. Ma per il primo anno di D va benissimo così.
SERIE D/ PALMESE-ERCOLANESE 1-2
La Palmese si fa molto male nello scontro intreno al Lopresti con l’Ercolanese. Perdono punti pesantissimi i neroverdi contro la lanciata squadra di Squillante, senza dubbio una delle migliori del raggruppamento. Neroverdi sotto con un preciso pallonetto del solito El Ouazni. Dopo la mezz’ora di gioco giunge la seconda rete campana di Ausiello. Durante i secondi 45′, i calabresi provano a riaprire la partita e ci riescono in parte con la rete di Langwa. Nel finale Ercolanese in 10 per il rosso a Fontana ma la squadra di Squillante non scricchiola. Finisce 1 a 2 e per la Palmese si mette male, attualmente sarebbero playout con l’Ebolitana.
SERIE D/ ISOLA CAPO RIZZUTO-ROCCELLA 1-4
Il Roccella vince ad Isola Capo Rizzuto e puo’ sperare nella salvezza diretta senza passare di playout. Contro la squadra crotonese già retrocessa ma non per questo rinunciataria, anzi protagonista di un finale di campionato di grande orgoglio, giocando a testa alta contro qualunque avversaria, l’undici di Giampa’ ha la meglio nel primo tempo, nel quale indirizza ed incanala la sfida. Già al 4’ il tap-in facile di Faella spinge dentro la sfera del vantaggio amaranto. Poi ci pensa il promettente Plescia a chiudere il discorso con una tripletta eccezionale al 7’, al 14’ ed al 41’ con un repertorio vario, sia di testa che di piede. Il giovane di scuola Palermo dimostra di essere pronto per confrontarsi in una categoria superiore. Nel secondo tempo il Roccella è inconsciamente piu’ rilassato, avendo allentato la foga per il raggiungimento del risultato. L’Isola ne approfitta guadagnandosi un rigore che il capitano Scuteri trasforma al 59’. Pellizzi e Mirabelli sfiorano la rete che poteva accorciare ulteriormente il divario e l’Isola lo avrebbe meritato. Nel finale nervosissimo il calciatore Sangarè, pare per essere stato oggetto di una frase razzista da parte di un avversario. Il centrocampista sembra indemoniato contro tutti, neppure i compagni, il suo capitano ed i dirigenti riescono a placare la sua furia fino agli spogliatoi dove poi scoppia in un lungo pianto.