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Biondo (Uil): “Zes piegata ai voleri del peggior campanilismo politico”

 

CATANZARO. “La Zes è stata piegata ai voleri del peggior campanilismo politico regionale”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, conversando con l’Agi dopo la sua riconferma alla guida del sindacato regionale. “La Zes – ha proseguito Biondo – è una misura nazionale che la Uil, insieme a Cgil, Cisl e Confindustria, ha preteso che venisse inserita nel pacchetto Mezzogiorno e che potrebbe rappresentare per la nostra regione una leva importante per il suo sviluppo. Tuttavia – ha rilevato il segretario della Uil calabrese – dopo un buon lavoro iniziale fatto sul territorio da tutti noi e dal governo regionale, la Zes è stata “brandellizzata” – mi si lasci passare il termine – nel senso che è stata piegata ai piaceri e ai voleri del peggior campanilismo politico regionale, al quale ci sembra che la Regione abbia ceduto, non assumendosi la responsabilità di una scelta strategica per la Calabria”. Biondo ha poi osservato: “La Zes è certamente uno strumento importante ma è una partenza e non un arrivo. In primo luogo va ulteriormente rafforzata dal governo nazionale perché allo stato attuale non è ancora attrattiva né è sufficiente a colmare il gap con altri territori italiani, considerando che in Calabria non c’è una politica industriale regionale, c’è una fiscalità peggiore e c’è la presenza della criminalità organizzata. Ma la Zes – ha spiegato il segretario della Uil – va rafforzata anche attraverso misure regionali che siano coerenti a quelle nazionali, spezzando soprattutto la logica che ha determinato il fallimento di 25 anni di programmazione europea in Calabria, la logica della parcellizzazione degli investimenti per far crescere il consenso politico della maggioranza che, di volta in volta, ha guidato a livello regionale. Purtroppo, anche sulla Zes si sta registrando questa logica di parcellizzazione a scapito della concentrazione degli interventi in un’ottica strategica. Siamo insomma alle solite: anche questa volta la discontinuità promessa dalla Giunta Oliverio fino a oggi non si vede. Auspichiamo – ha concluso Biondo – un ravvedimento da parte della Giunta regionale per rimettere lo strumento della Zes nella giusta direzione.”

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