CATANZARO. “Non ho nessun assillo. Quando sarò nelle condizioni di avere rimosso questo vincolo, allora darò vita ad una giunta che sceglierò io”. A dirlo è stato il presidente della Regione Mario Oliverio parlando, con i giornalisti, della formazione della nuova Giunta. Oliverio ha ribadito che prima di scegliere intende arrivare ad una modifica dello Statuto della Regione. “Innanzi tutto – ha spiegato il Governatore – bisogna che si insedi il Consiglio, che ad oggi non è stato ancora formalmente convocato perché non è stata comunicata la proclamazione. Ho detto sin dall’inizio che subito dopo l’elezione degli organi del Consiglio bisognerà provvedere alla modifica dello Statuto nel senso di rimuovere quelle che sono le ragioni che hanno indotto il Governo ad impugnarlo. Tra queste c’è l’abolizione del consigliere supplente, che è una anomalia, una forzatura evidente ed una distorsione della politica, e quello di dare al presidente, come avviene in tutte le altre regioni, mani libere per la scelta degli assessori. Perché stante questo vincolo statutario, non ci sono le mani libere. Il presidente che viene eletto direttamente dal popolo ha un mandato pieno di cui risponde al popolo e naturalmente la squadra che il presidente sceglie deve essere una squadra che risponda a questo dato. Per fare questo non ci possono essere vincoli ed allo stato vanno rimossi. Quindi la modifica statutaria va anche in questa direzione. Quando sarò nelle condizioni di avere rimosso questo vincolo allora darò vita ad una giunta che potrà essere di tutti esterni, di tutti interni, di parte di interni, di parte di esterni, non può essere condizionata”. “Nel frattempo – ha aggiunto Oliverio – stiamo lavorando alacremente anche perché tra le modifiche statutarie il mio obiettivo è coinvolgere più pienamente il Consiglio prevedendo una norma che consenta al presidente, su singoli progetti e su singole questioni di dare delega al consigliere. In terzo luogo, come avvenuto in altre Regioni, noi pensiamo che nello Statuto debba essere consentita anche la costituzione di unità o strutture di missione che consentano al presidente, su problematiche più ampie quali la difesa del suolo, il problema dell’ambiente con particolare riferimento ai rifiuti, di assumere l’unità di missione come strumento per governare, affidandola ad una direzione di competenza”. “La mia è una proposta – ha concluso il presidente della Regione – che parte dalla Giunta ma è più articolata perché abbiamo bisogno di mettere in campo un governo di questa terra che risponda alle esigenze della Calabria”.