CROTONE. “Per cambiare ci vuole una prestazione straordinaria”. E’ quello che chiede l’allenatore del Crotone, Walter Zenga, ai suoi giocatori nella gara di recupero di mercoledì 4 aprile col Torino. Una prestazione per riscattarsi della sconfitta di Firenze che il tecnico non ha digerito per l’approccio molle alla gara dei suoi. “Nella interviste – afferma Zenga in conferenza stampa – cerco di non essere mai banale. Prima della gara di Firenze avevo detto che dovevamo essere come lo squalo, che dovevamo essere determinati: non ho fatto una bella figura. Penso e spero che abbiamo capito dove abbiamo sbagliato e chiedo di iniziare la gara col Torino con un atteggiamento differente”. “Non ricordo – aggiunge Zenga – di aver mai iniziato così male una partita. Per questo dovevo intervenire subito. Come? Ci siamo confrontati nello spogliatoio, parlando. E’ l’atteggiamento che porta alla prestazione, ma l’atteggiamento nasce da come ci si prepara e da come si è attenti a certi particolari”. Contro il Torino il Crotone dovrà fare a meno di tre titolari (Capuano, Stoian e Mandragora) e Zenga sta studiando come rimediare a queste assenze. “Visto che erano previste tre gare in una settimana – dice l’allenatore – avevamo già pensato di fare un turn over. Con tre qualificati questo adesso diventa un obbligo. Siamo in numero sufficiente per mettere su una formazione competitiva. Le soluzioni possibili sono quelle di Ajeti davanti alla difesa e Sampirisi centrale. Ma anche Ajeti centrale di difesa e Sampirisi esterno di centrocampo può essere una soluzione. Posso anche cambiare sistema anche perché sono i principi di gioco che contano e non i moduli”. In attacco, a causa delle assenze di Nalini e Budimir, Zenga fa intendere chiaramente di voler mettere in campo Tumminello al posto di Trotta. “Arriva da un infortunio – dice – ma se non gioca non mette mai minuti nelle gambe. Sabato a Firenze lo avevo mandato a scaldarsi per inserirlo, poi c’è stata l’espulsione ed ho preferito compattare la squadra invece di andare incontro ad una imbarcata”. “Il Torino – sostiene poi Zenga parlando dell’avversario – è una squadra con una grande organizzazione di gioco. Hanno delle qualità importanti e Ljiaic, che a me piace tanto. Importante in queste partite è non andare in campo rassegnati”.