CATANZARO. “La criminalità organizzata con i suoi affari e modi di fare sia uno dei motivi principali dell’arretratezza delle regioni in cui ha le sue basi, dobbiamo necessariamente sentirci impegnati in prima persona per ripristinare la legalità e l’agibilità democratica, sociale ed economica”. Lo afferma in una nota la presidente di Legacoop Calabria, Angela Robbe, commentando le diverse operazioni di polizia portate a termine in Calabria negli ultimi mesi. “I dati che stiamo apprendendo – ha aggiunto – sono allarmanti e, se siamo convinti, come ormai è chiaro a tutti, che senza legalità e giustizia non ci può essere sviluppo, se vogliamo sviluppo dobbiamo puntare sull’affermazione della legalità, e lo sviluppo interessa alle forze economiche e sociali, dunque se ci sentiamo impegnati nel favorire lo sviluppo dobbiamo sostenere e favorire l’affermazione della legalità. Non si può delegare alla magistratura, alle forze dell’ordine, alle associazioni impegnate nella lotta contro le mafie il compito di combattere una piaga tanto diffusa e confusa con la società, è necessario stringere un patto di lealtà tra tutte le componenti sociali di questa nostra terra, è interesse collettivo rifiutare l’illegalità, le prevaricazioni, la ricerca di privilegi e di parzialità”. In questo contesto, secondo Legacoop, “le forze economiche e sociali hanno un grande ruolo e che perciò dobbiamo giocare insieme, anche con scelte severe. Non è semplice ma nel tempo, si potranno emarginare quanti scelgono strade diverse, e produrre effetti benefici e cambiamenti”. Legacoop Calabria sostiene che “ci vuole coraggio e consapevolezza, non è un percorso agevole, ma senza questa presa di coscienza troviamo difficile uscire dalla situazione in cui siamo, senza un impegno diretto sarà difficile cambiare modi di fare consolidati e capaci di portare benefici a gruppi di interesse ormai potenti, tuttavia è possibile: siamo forze aggreganti, mettere insieme in vista di uno scopo comune è la nostra ragione di essere, rappresentiamo gruppi il cui valore sta nella coesione. Certo non abbiamo la capacità e la possibilità di individuare anche al nostro interno i comportamenti corretti e quelli scorretti, non è neppure il nostro ruolo, tuttavia – sostiene la presidente Robbe -possiamo darci delle regole a cui chiediamo di aderire e stigmatizzare i comportamenti distanti, possiamo dichiarare con chiarezza da che parte stiamo. Si tratta di scegliere e restare coerenti”. Secondo l’associazione, occorre “tenere gli occhi aperti, ribellarsi al comando della sottocultura mafiosa; chiudere gli occhi nei riguardi della criminalità organizzata significa pensare che sia impossibile da sconfiggere, che non è possibile distinguere il bene dal male, il buono dal cattivo, e dunque considerarla un male inevitabile. Questo non possiamo permettercelo. Ciò non richiede di essere eroi, si tratta di rispettare le leggi, anche quando non sono comode né vantaggiose, e chiederne il rispetto – prosegue la nota – di agire nel proprio ruolo rifiutando posizioni di rendita e privilegio, di fare ognuno la propria parte per far vivere la legalità e, con essa, il buon vivere. Se saremo capaci di tutto ciò allora potremo sconfiggere le mafie e contribuire a cambiare le sorti della Calabria”.