REGGIO CALABRIA. Il presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri, l’attivista tunisina che si batte per i diritti delle donne Basma Khalfaoui Belahid, i cantanti e polistrumentisti siciliani Fratelli Mancuso, da oltre trent’anni in tournee musicale in giro per il mondo, e l’Orchestra del Teatro Comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, una delle eccellenze artistiche del nostro territorio, saranno protagonisti sabato sera, dalle ore 20.30 al Teatro Siracusa, dell’evento finale dell’Horcynus Festival. Un appuntamento che coinvolgerà, com’è ormai tradizione, le due sponde dello Stretto, con pullman di studenti in partenza da Messina, per creare un ponte ideale tra Calabria e Sicilia ma più ancora tra sponda nord e sponda sud del Mediterraneo, in un omaggio alla lotta, al coraggio e alla determinazione che hanno portato alla prima Costituzione di impronta laica dopo la Primavera Araba: la Costituzione tunisina. Sarà una serata con due focus distinti ma in dialogo costante: quello costituzionale, al centro del tema dell’edizione 2014 dell’Horcynus Fest, Mediterraneo in Costituzione, e quello delle contaminazioni musicali sull’asse della musica nomade. Due linguaggi diversi per capire cosa sta succedendo nel Mediterraneo e in un Paese così vicino a noi come la Tunisia, un piccolo “arcobaleno di speranza” nel quadro della Primavera Araba, dove la svolta islamista che stava prendendo la Rivoluzione dei Gelsomini è stata stroncata dal sussulto di lotte civili che ha innescato nel 2013 l’assassinio del politico e avvocato difensore dei diritti dell’uomo Chokry Belahid. Da queste battaglie è nata a gennaio la Carta Costituzionale tunisina, che sancisce l’uguaglianza tra uomo e donna e instaura la libertà di coscienza. Una testo che verrà indagato nei suoi risvolti giuridici, anche in rapporto alla Costituzione Italiana, da Gaetano Silvestri, che ha assistito da vicino, all’epoca del suo rettorato all’Università di Messina, alla nascita della Fondazione Horcynus. Poi ci penserà la musica ad abbattere le distanze, quella dei Fratelli Mancuso, interpreti tra i più apprezzati di una ricerca poetica che si muove sul filo della musica popolare d’autore siciliana, con canti che intersecano il mondo dei menestrelli con quello del teatro – loro le colonne sonore di tante delle produzioni teatrali di Emma Dante – e del cinema, da attori e musicisti del film “Il talento di Mr Ripley” accanto a Matt Damon, Jude Law e Gwyneth Paltrow, fino al Premio Sound Track Stars al Festival del Cinema di Venezia per la colonna sonora del film “Via Castellana Bandiera”. “Suonare le nostre composizioni con l’orchestra del Teatro Cilea è un onore. 40 anni fa, quando abbiamo cominciato – sottolineano Enzo e Lorenzo Mancuso – e siamo diventati cantanti e musicisti per caso, perchè non c’era più molto lavoro per gli operai metalmeccanici come noi in Inghilterra, non lo avremmo neanche sognato. È la prova di come non abbia più senso parlare di musica colta e non. C’è solo musica buona e meno buona. E quest’ultima è quella che non cerca la verità”. In questa nuova produzione musicale targata Horcynus Orca l’Orchestra del Teatro Comunale Cilea si dimostra ancora una volta aperta alle contaminazioni: “Dopo l’esperienza dei Concerti di Confine dell’anno scorso torniamo a confrontarci con un repertorio e un genere che è distante dalla musica classica – conclude il Maestro Dario Siclari – ma non per questo è meno colto, anzi ha una raffinatezza che strizza l’occhio alla musica contemporanea, con melodie e armonie dal gusto folk. I Fratelli Mancuso hanno una cultura così profonda e radicata che richiede un’enorme profondità d’animo e musicale nell’approccio. Per noi è una sfida stimolante, un’intesa in musica che riflette lo spirito dei tempi e consente alla musica di percorrere strade sempre nuove”.