Grande affluenza di partecipanti alle Giornate Radiologiche Calabresi 2017, svoltesi nella giornata di sabato 16 dicembre a Catanzaro con l’obiettivo principale di promuovere la formazione e l’aggiornamento dei medici radiologi calabresi.
L’evento scientifico radiologico – coordinato dal dottore Sergio Vero, primario radiologo all’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, presidente del Gruppo Regionale SIRM Calabria e responsabile scientifico del meeting – è considerato tra i medici di categoria l’appuntamento più importante nella nostra regione e rientra nell’annuale ‘Raduno del Gruppo Regionale Calabria’ della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica (SIRM).
<<Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto in questa giornata di confronto e aggiornamento medico-scientifico, non solo per l’alto numero di partecipanti che ha superato ogni aspettativa – ha evidenziato il presidente regionale Sirm, Sergio Vero – ma anche per gli argomenti trattati dai massimi rappresentanti della Sirm e del Snr con i quali si è riusciti a riassumere e presentare le novità in ambito radiologico.>>
Il programma scientifico ha visto inseriti temi e Letture di grande attualità ampiamente esaminati e dibattuti dai massimi rappresentanti istituzionali nazionali della Sirm – il presidente nazionale Carmelo Privitera; il vicepresidente regionale Domenico Laganà, il past-presidente regionale Oscar Tamburrini; il presidente eletto nazionale, Roberto Grassi – del Sindacato Nazionale Radiologi – il presidente nazionale Paolo Sartori – oltreché da illustri professionisti del settore quale, ad esempio, il direttore di Radiologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Cesare Colosimo.
<<Negli ultimi anni la radiologia ha avuto un’esplosione di tecnologie e professionalità – ha premesso il presidente nazionale Sirm Carmelo Privitera – La diagnosi è posta oggi all’attenzione del radiologo ancor più che nel passato e il progresso scientifico offre indagini di secondo livello che integrano quelle di base della radiologia convenzionale per cui Tac e risonanza risultano più performanti con diagnosi più precise sempre nel rispetto della radioprotezione del paziente.>>
Una categoria medica, quella dei radiologi calabresi, molto qualificata e valida con gli stessi livelli di preparazione, di apparecchiature tecnologiche di ultima generazione, a parità di altre regioni italiane ritenute più evolute e in linea con le novità in tema di radioprotezione. Come evidenziato da Sartori:<<Le principali novità in tema di radioprotezione verranno apportate con l’applicazione della nuova legge di recepimento nazionale la quale prevede che ogni Paese una legge specifica sull’argomento e in Italia la Legge vigente (187/2000) verrà sostituita dalla nuova emanata probabilmente nel febbraio 2018>>.