CATANZARO. “Leggo le anticipazioni dell’ultimo libro di Legambiente sulle trasformazioni subite dai paesaggi costieri italiani e mi soffermo sul prezzo pagato dai litorali calabresi rispetto alla devastante speculazione edilizia dei decenni scorsi: il 75% risulta completamente cementificato e urbanizzato. Se i passati governi regionali si fossero mossi per tempo, il quadro non sarebbe oggi così desolante”. Lo dice il consigliere regionale Domenico Bevacqua, il quale prosegue: “È stata l’attuale maggioranza ad avere la forza e il coraggio di approvare le norme di governo del territorio che la Calabria attendeva da decenni: la nuova legge urbanistica e il QTRP (Quadro Territoriale Regionale a valenza paesaggistica) sanciscono, finalmente, il principio del consumo di suolo zero e non nascondo che si tratta di uno dei traguardi di cui vado più orgoglioso nella mia qualità di presidente della Commissione Ambiente e Territorio. Il susseguirsi di cementificazioni selvagge, sanatorie e condoni – continua Bevacqua – ha prodotto una compromissione paesaggistica e ambientale che, come esito non ultimo, si manifesta anche nell’aggravarsi costante del fenomeno dell’erosione costiera. Sono fermamente convinto che, senza l’applicazione delle regole, questa nostra terra non avrà mai uno sviluppo sostenibile e rispondente alle risorse presenti sul territorio. Forse siamo stati timidi nel comunicare in maniera efficace la mole di innovativa programmazione legislativa che siamo riusciti a condurre in porto, ma la sostanza non è in discussione: abbiamo fatto in due anni ciò che non si era fatto in trenta. Abbiamo oggi – conclude – gli strumenti per innescare un processo virtuoso di pianificazione che consenta di governare il territorio e le sue condizioni sociali ed economiche nel rispetto della legalità e nell’interesse della collettività. Sarebbe imperdonabile non cogliere questa che si presenta come l’ultima occasione”.