COSENZA. “Oggi è stato fatto finalmente ciò che doveva essere fatto allora”. Soddisfatta e molto provata, la sorella di Denis Bergamini, Donata, che ha partecipato all’udienza dell’incidente probatorio di mercoledì a Castrovillari, durata 5 ore. “Si tratta di una morte negata per 28 anni – ha detto la sorella del calciatore del Cosenza, Bergamini – ma sono soddisfatta per il lavoro dei periti e per le spiegazioni che hanno dato. La prima verità è arrivata, perché mio fratello l’hanno soffocato – ha aggiunto Donata Bergamini – e adesso aspettiamo le altre”. “Possiamo dire tranquillamente che Bergamini è stato ucciso prima di essere coricato sotto il camion”. Lo dice l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini, che ha partecipato all’incidente probatorio di mercoledì a Castrovillari, per tentare di fare luce sulla morte del calciatore del Cosenza. “L’ipotesi asfissia è confermata e questo esito ha dato contorni più netti di quelli della perizia – ha detto Anselmo – perché certe frasi ambigue sono state ben spiegate”. “Noi riteniamo che si vada a processo, ma dipende dal procuratore – ha detto ancora Anselmo – e non sappiamo se ci saranno altri indagati”. “La difesa ha provato a contestare l’uso della glicoforina su cadaveri datati – ha detto ancora l’avvocato – ma ci si dimentica che sul caso Cucchi, datato di 8 anni, è stata utilizzata dalla stessa difesa”.