“La mafia si nutre di cattiva politica, di cattiva amministrazione, di cattiva società, di cattiva economia”. È questo il messaggio forte che il ministero della giustizia Andrea Orlando vuole che esca dalla due giorni degli Stati generali della lotta alle mafie, al via oggi a Milano. “La lotta alla mafia è una battaglia che devono combattere tutti, non può essere delegata a nessuno” ha aggiunto”. La resistenza delle mafie “non è un caso” ma è piuttosto “lo specchio della crisi sociale e della crisi politica”. A dirlo, agli stati generali della lotta alle mafie, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. “Le mafie sono poteri che riempiono i vuoti della crisi della politica, della crisi dei soggetti istituzionali e sociali. Le mafie giocano sull’arretramento degli Stati nazionali, dei corpi sociali, dei meccanismi di inclusione e si inseriscono nelle loro crepe, sfruttando queste fragilità per rafforzarsi”, ha aggiunto. Per il Guardasigilli anzi rischiano di essere “gli ultimi corpi sociali “sopravvissuti”, di svolgere in modo perverso e paradossale un ruolo da attori di connessione e di intermediazione. Pur volendo lo svuotamento del capitale sociale, perché questo vogliono le mafie, le mafie presidiano la società”