Fusione Corigliano-Rossano, Papasso chiede di coinvolgere nel progetto anche Cassano
COSENZA. Il sindaco di Cassano Ionio, Gianni Papasso, plaude all’esito positivo del referendum sulla fusione delle città di Corigliano e Rossano tenutosi domenica scorsa 22 ottobre e rilancia l’idea della realizzazione, insieme, della grande Città di Sibari. In merito, il primo cittadino di Cassano, ha espresso un giudizio altamente positivo, complimentandosi con le popolazioni di Corigliano e Rossano per essere giunti all’appuntamento referendario per la fusione dei due comuni con un atteggiamento positivo. “Passa, quindi – ha affermato Papasso – il referendum a favore dell’unione e nasce, dall’unione delle due grandi città insistenti nella Piana di Sibari, la terza città, in termini di densità abitativa della Calabria. Avremmo, anche noi – ha sottolineato il sindaco di Cassano – voluto partecipare subito a questo processo di unione territoriale, perché riteniamo che sia giusto che possa nascere nella Piana di Sibari, una città ancora più grande e che possa essere individuata nella Città di Sibari”. Gianni Papasso, auspica, quindi, la fusione delle città di Corigliano, Rossano e Cassano, con l’aggiunta di Villapiana e Mirto Crosia, realtà urbane dell’area che guardano con interesse a questa prospettiva. Ricordiamo che, il comune di Cassano, al riguardo aveva già formalizzato con un atto di impulso discusso e approvato all’unanimità in seno al consiglio comunale, approvato all’unanimità, il rilancio dell’idea della costruzione della Città di Sibari. Chiaramente, ha inteso precisare, “non si può prescindere affinché nasca la Città di Sibari, dall’inglobare nell’area il Museo nazionale Archeologico della Sibaritide e il parco archeologico dell’antica Sibari, nonché il Capoluogo Cassano. Mi piacerebbe – ha aggiunto il sindaco Papasso – che anche i cassanesi, potessero esprimersi al riguardo con un referendum. Quindi, sento di rilanciare l’idea della iniziativa finalizzata alla creazione di una grande Città. Naturalmente, – ha concluso – mi preme sottolineare ancora una volta, che questa mia idea e questa mia proposta, non possono, né vogliono, nella maniera più assoluta, disturbare un percorso che è stato brillantemente avviato e che per intanto ha avuto il suo epilogo momentaneo nel risultato referendario che ha sancito la volontà dei cittadini delle due realtà contermini di unificarsi”.