REGGIO CALABRIA. Sette dipendenti del Comune di Melito Porto Salvo sono stati arrestati dai Carabinieri nel corso di un’operazione, denominata “Ubiquitas”, contro il fenomeno dell’assenteismo sul posto di lavoro. I Carabinieri della locale Compagnia, unitamente alla stazione Carabinieri Forestali e alla polizia municipale di Melito Porto Salvo, hanno eseguito un’ordinanza del gip per reati a vario titolo di truffa aggravata ai danni del Comune e falsa attestazione della presenza in servizio mediante allontanamento dal luogo di lavoro senza effettuare la timbratura del badge oppure scambiando il proprio badge con altri dipendenti. I sette impiegati sono stati tutti sottoposti agli arresti domiciliari, mentre per altri indagati il gip si è riservato di emettere una misura interdittiva, dopo l’interrogatorio. I fatti contestati si riferiscono a un arco temporale compreso tra i mesi di marzo e aprile 2016 quando, all’approssimarsi delle consultazioni referendarie del 17 aprile, quando furono stanziati i fondi per i pagamenti delle ore di lavoro “straordinario elettorale”. E invece alcuni dipendenti, pur risultando in ufficio, si trovavano da tutt’altra parte. C’era chi andava al mercato a fare la spesa, chi stava in auto a leggere il giornale, chi effettuava sortite in circoli ricreativi, in supermercati o nei bar, altri si recavano dal barbiere, chi presenziava a cerimonie funebri. C’era chi prediligeva prendersi cura del proprio appezzamento di terreno, chi si teneva in forma con delle vere e proprie sessioni di “running” quotidiane della durata di 30 minuti ciascuna, svolte all’interno del chiostro di un edificio comunale.