PREPARTITA
Tanto entusiasmo per l’esordio in campionato del Crotone, per la seconda volta consecutiva in Serie A. Scida gremito ed in festa per la prima degli squali opposti al Milan, indiscussa regina del mercato, che prova a riprendersi un posto importante in Italia ed in Europa dopo anni grigi ed anonimi. Un boato con applausi ed incitamento per il Crotone all’ingresso sul prato per il riscaldamento. Le note di “Il cielo è sempre piu’ blu” e “A mano a mano” accolgono le due formazioni dirette da Mariani di Aprilia.
LA GARA
Peccato che dopo tali presupposti la sfida in campo tra Crotone e Milan sia durata pochissimo. Sì, perchè gli episodi iniziali hanno subito indirizzato il match a favore dei rossoneri e hanno tagliato le gambe agli squali rossoblu’.
La svolta è già al 3′. Imbucata centrale di Suso per Cutrone letta malissimo dalla difesa calabrese, distratta ed infilata dal giovane attaccante lanciato a rete. L’intervento falloso di Ceccherini evita il peggio ma induce Mariani, con l’ausilio del Var, a decretare il rigore e l’espulsione del centrale toscano. L’ex atalantino Kessie è freddissimo ed infila nell’angolo nonostante l’intuito ed il tuffo di Alex Cordaz. Entra Dussenne ed esce Trotta nel Crotone. Rossoblu’ in 10 provano a reagire ma è dura contro un ottimo Milan. Centrocampo di casa poco ispirato, si salva solo Barberis mentre Mandragora è spaesato ed inconcludente, Stoian si muove ma non è al top e Rohden non trova la posizione. Il Milan così accelera ed al 18′ dalla sinistra Musacchio serve Suso che ancora una volta è micidiale, sfera sul primo palo dove è agile Cutrone che brucia Cabrera e Dussenne ed inchioda Cordaz. Implacabili i rossoneri ancora al 23′ nuovamente sull’asse Suso-Cutrone. Questa volta è l’attaccante ed eludere un fuorigioco partito malissimo. Martella tiene in gioco Cutrone che dal fondo innesca Suso, il diagonale dello spagnolo è letale per Cordaz e fa 3 a zero. Gara chiusa già al 23′, il Crotone si consegna ed al Milan non resta che divertirsi alla ricerca del poker che non arriverà. Nel Crotone solo qualche lampo dell’isolato Budimir, anch’ègli apparso non ancora al meglio, e qaulche invenzione del mai domo Barberis. Per il resto luce spenta in casa rossoblu’. Male la difesa con Cabrera e Dussenne, grigi gli esterni Faraoni e Martella che non sfondano mai. A centrocampo serve sostanza e crediamo che Nicola non potrà rinunciare nelle prossime uscite alla qualità di Izco ed alla tenacia di Kragl mentre Mandragora è decisamente da rivedere. In attesa di ritrovare anche Tonev che domenica avrebbe potuto offrire imprevedibilità, e sognando ancora un’altra punta che senz’altro arriverà.
Manuel Soluri