Quasi tutto pronto a Sersale per la XVI edizione di “ Un Tempo in un Borgo: Sapori & Mestieri”, manifestazione che ha riscosso negli anni precedenti un grandissimo successo, premiato dalla presenza di migliaia di visitatori, organizzata dalla Pro-Loco Sersale, in collaborazione con il Comune di Sersale e di importanti sponsor.
“La nostra associazione, ormai da molti anni- ha sostenuto il presidente Alessandro Galeano- si impegna costantemente a creare eventi importanti per lo sviluppo sociale, culturale ed economico, affinché la nostra splendida “Cittadina” venga sempre di più riconosciuta ed apprezzata e pronta ad accogliere nel miglior modo possibile i numerosi turisti e i tanti sersalesi emigrati.
La manifestazione avrà una durata di sei serate e si svolgerà nel consueto percorso del Centro Storico di Sersale a partire dalle ore 19:00 fino a tarda serata. Tutte le sere il percorso sarà animato da musica popolare dal vivo, attori, pittori impegnati in estemporanea, artisti ed abili artigiani all’opera, oltre che dalla degustazione di tanti prodotti della gastronomia tipica calabrese. Inoltre, quest’anno, si aprirà uno spazio sul contemporaneo, dedicato alle bellissime opere di Mimì Lia.
Sersale, grazie alla Pro Loco si contraddistingue ancora per una diffusione di usi, di costumi e di mestieri di antica origine, di laboratori artigianali che hanno tramandato la lavorazione di materiali che vengono trasformati in oggetti d’arte di elevatissimo pregio dalle mani di abilissimi artigiani.
Purtroppo, lo sviluppo industriale ha messo a repentaglio queste arti manuali, molte delle quali sono scomparse o in via di sparizione.
La rappresentazione degli usi, dei costumi e degli antichi mestieri all’interno del centro storico del Comune di Sersale, ha dunque, lo scopo di raccontare e far conoscere la storia, le tradizioni e quindi la civiltà che ha formato il popolo sersalese. La Pro-Loco si sta adoperando per il recupero e la riscoperta di quegli antichi mestieri che stanno scomparendo dalle strade del nostro paese, portando via con sé tutto quel patrimonio culturale lasciatoci dai nostri avi, patrimonio che fa parte di noi, della nostra tradizione e della nostra storia, e come tale non può scomparire”.