REGGIO CALABRIA. Gli agenti della Polizia di Stato, al termine di indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia – Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, hanno eseguito un provvedimento di sequestro, emesso dal locale Tribunale che ha interessato beni riconducibili a Filippo Scordino, di 42 anni, attualmente detenuto, arrestato il 4 aprile scorso nell’ambito dell’operazione “Recherche”. L’operazione aveva consentito a dicembre dello scorso anno la cattura a Rosarno di Marcello Pesce di 53 anni, latitante da oltre sei anni, di cui Filippo Scordino è ritenuto il braccio destro con il compito di gestire, in suo nome e per suo conto, il settore strategico per la cosca del trasporto di merci su gomma. Le indagini patrimoniali, condotte dal locale Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, hanno dimostrato la sproporzione tra i redditi percepiti e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, ritenuto frutto del reimpiego di capitali illeciti. Il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, accogliendo le risultanze delle suddette investigazioni, ha disposto il sequestro del 50% di una società di trasporto merci a Rosarno, di due trattori stradali e di conti correnti intestati allo stesso Scordino ed a suoi familiari. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 1 milione di euro.