CHIARAVALLE CENTRALE. Il progetto Casa della Salute di Chiaravalle più volte ha rischiato di interrompersi prima ancora di nascere. È inutile ripercorrere le varie fasi o ricordare come, e grazie a chi, si è riusciti ogni volta a farlo ripartire – è quanto afferma il Consigliere regionale Sinibaldo Esposito. Nell’ultimo anno grazie ad un’azione sinergica dell’amministrazione comunale di Chiaravalle, dell’Asp di Catanzaro, della Regione Calabria e di tutti coloro che hanno sempre creduto nella valenza del progetto si era pensato che ormai l’iter non dovesse più trovare ostacoli. Ebbene, – continua – lo stato delle cose a nostra conoscenza e l’ultimo accorato appello del Sindaco di Chiaravalle, Domenico Donato, dimostrano che ancora appare lunga la strada della definitiva riconversione dell’ex ospedale don Biagio. Le lungaggini burocratiche che fermano il progetto non possono essere imputabili alle responsabilità di un solo dirigente; esse sono, invece, l’espressione dello stato di incertezza e di confusione che ormai da troppo tempo si registra nella sanità calabrese. Ha ragione il Sindaco Donato – aggiunge ancora Esposito – a chiedere un intervento diretto ed autorevole del Presidente della Giunta on. Oliverio che, sono sicuro, non mancherà e nel rispetto delle regole e delle norme, sarà da sprone per la burocrazia, baluardo e garanzia della regolarità delle procedure, ma che deve rappresentare il punto di avvio dello sviluppo del nostro territorio e non il freno delle possibili soluzioni dei problemi dei cittadini. Ho da sempre creduto nell’importanza e nella necessità per la città di Chiaravalle di avere una Casa della Salute che diventi esempio per altri territori regionali e dia risposte ad un’area interna che va al di là dei confini della stessa Chiaravalle; continuerò a spendermi per questa causa, – conclude il Consigliere regionale – schierandomi con convinzione, impegno e determinazione accanto al Sindaco e all’Amministrazione comunale in tutte le azioni che decideranno di intraprendere a difesa dei diritti e dei bisogni del territorio”.