REGGIO CALABRIA. Beni per un valore complessivo di un milione di euro sono stati confiscati dalla Polizia di Stato a Michele Crudo, di 30 anni. L’uomo è detenuto perchè condannato in via definitiva a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Agathos, volta alla cattura dell’allora latitante Giovanni Tegano, capo della omonima cosca, che è il suocero di Crudo. Le indagini patrimoniali condotte dalla Divisione anticrimine della Questura di Reggio Calabria, hanno dimostrato le sproporzioni tra il reddito dichiarato da Crudo e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, frutto del reimpiego di capitali illeciti. Il Tribunale sezione misure di prevenzione, che nel dicembre 2015 aveva disposto il sequestro dei beni, ha accolto le risultanze investigative ed ha disposto la confisca di 4 unità immobiliari e quote sociali, intero capitale e intero patrimonio aziendale della “Ditta San Michele & C. S.a.s.” di Crudo Michele, avente per oggetto il commercio all’ingrosso e al dettaglio di generi alimentari.