CATANZARO. “Sostenere che la vittoria di Abramo sarebbe colpa nostra perché non avremmo accettato l’alleanza con lui significa continuare ad immaginare – anche dopo la più clamorosa sconfitta (Oristano esclusa) delle amministrative- di essere l’ombelico del mondo, di possedere una egemonia a cui tutti dovrebbero sottostare. Il senso di queste elezioni, il cammino regressivo della sua grande coalizione, dimostrano piuttosto che l’on. Ciconte porta sulle spalle tutto il peso della responsabilità della vittoria di Abramo, non avendo voluto appoggiare chi lo avrebbe potuto sconfiggere”. Lo scrive, in una nota, Nicola Fiorita, candidato sindaco di Catanzaro nella recente tornata amministrativa. “ Mi piacerebbe riuscire sempre a conservare uno stile e una certa eleganza nel confronto politico. Per esempio – dice Fiorita – credo che non sia molto elegante infierire sugli sconfitti e perciò mi ripromettevo di astenermi per quanto possibile dai giudizi sul candidato del centro sinistra. Ma trovo altrettanto inelegante attribuire ad altri le responsabilità dei propri fallimenti, così che mi sento proprio costretto a qualche piccola precisazione”. Secondo Fiorita “le dichiarazioni dell’on. Ciconte rivelano un’assoluta e perdurante incapacità di leggere bisogni, orientamenti e desideri della società catanzarese così come dimostrano un’assoluta e perdurante incapacità di analisi politica e di autocritica. Ed ancora, l’analisi autoassolutoria dell’on. Ciconte si fonda sull’idea – che noi rifiutiamo in maniera assoluta – che i rappresentanti di un movimento possiedano pacchetti di voti spostabili a piacimento e collocabili a sostegno di qualsivoglia progetto. Nel ballottaggio abbiamo lasciato libertà di voto, nel ballottaggio io non ero presente, nel ballottaggio si sfidavano Abramo e Ciconte. Se Ciconte ha convinto solo un’ esigua minoranza di persone – conclude – si chieda perché non è stato votato, piuttosto che chiedersi chi lo avrebbe dovuto far votare. Per quanto faccia male, perdere fa parte della democrazia, imparare a perdere invece fa parte della vita”