Dopo il trionfo di Sergio Abramo a Catanzaro il centrodestra prepara l’assalto alla Regione
CATANZARO. Con oltre il 64% dei voti, Sergio Abramo, primo cittadino uscente, si conferma sindaco di Catanzaro battendo, al ballottaggio, Vincenzo Antonio Ciconte, sostenuto dal centrosinistra, che si è fermato a poco più del 35% dei consensi. Quella del capoluogo di regione era la sfida più rilevante di questa tornata amministrativa in Calabria, soprattutto come test sullo stato di salute del Pd e della sua coalizione, che governano la regione. Ciconte, già vice presidente della Giunta guidata dal governatore Mario Oliverio, è, infatti, uno degli uomini di punta del Partito Democratico nella regione. Sul piano politico, il dato conclusivo evidenzia che il 23% dei consensi raccolti nel primo turno da Nicola Fiorita, sostenuto da liste civiche di orientamento trasversale, ma prevalentemente di sinistra, non è confluito su Ciconte, come quest’ultimo sperava, complice anche il calo di affluenza ai seggi. In occasione del primo turno, nel capoluogo della Calabria aveva votato oltre il 72% degli aventi diritto, dato più alto registrato in Italia; domenica 25 giugno si è recato alle urne poco più del 47% degli elettori. Fra gli altri comuni significativi, il centrosinistra conquista Paola, con l’affermazione di Roberto Perrotta su Basilio Ferrari, e Acri con la vittoria di Pino Capalbo su Anna Vigliaturo. A Palmi si afferma Giuseppe Ranuccio su Francesco Trentinella, entrambi espressione di liste civiche.
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