Il comitato di gestione dell’Autorità portuale di sistema del Mar Ionio ha deliberato all’unanimità di procedere alla costituzione dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale (transhipment). L’Agenzia dovrà riqualificare, formare e rioccupare nell’arco di 36 mesi i 520 dipendenti ex Taranto container terminal che, a fine 2016, scaduto un lungo periodo di cassa integrazione, sono finiti in mobilità. La delibera del comitato di gestione – informa l’Authority presieduta da Sergio Prete – “giunge a valle dell’intesa da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – acquisita la scorsa settimana – e consente di dare avvio alla concreta attuazione di quanto previsto dalla legge n.18/2017. Nei prossimi giorni, infatti, sarà individuato l’amministratore unico e costituita l’apposita società. L’Agenzia – si precisa – avrà lo scopo di sostenere l’occupazione, accompagnare i processi di riconversione industriale delle infrastrutture portuali ed evitare grave pregiudizio all’operatività ed all’efficienza portuale, tramite attività di supporto alla collocazione professionale dei lavoratori iscritti nei propri elenchi, anche attraverso percorsi formativi dedicati ai lavoratori che saranno condivisi con la Regione Puglia”. Analoga Agenzia è prevista anche per il porto di Gioia Tauro che, al pari di Taranto, deve riqualificare e rioccupare il personale portuale del transhipment.