ROMA. Il rischio incendi è elevato anche in Italia per effetto del caldo e della prolungata siccità. E con una primavera climatologica che oltre a essere stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +1,9 gradi, è anche la terza più asciutta con un deficit di quasi il 50% dopo che anche l’inverno si era classificato al terzo posto tra i più asciutti con il 48% di precipitazioni in meno, con valori di temperatura superiori di 0,49 gradi alla media di riferimento, secondo il Cnr. E prendendo a riferimento il tragico incendio divampato in Portogallo con decine di vittime, ecco la Coldiretti diramare una sorta di decalogo contro gli incendi estivi. In Italia infatti i primi mesi del 2017 sono stati caratterizzati “da fenomeni diffusi” in fatto di incendi, e viene ricordato che uno dei passaggi delle Raccomandazioni del capo del governo per l’avvio, il 15 giugno scorso, della Campagna di prevenzione della protezione civile evidenziava il numero in aumento di richieste di concorso della flotta aereo antincendio di Stato rispetto agli anni precedenti. Caldo e siccità sono un mix esplosivo che – sottolinea la Coldiretti – si somma all’avanzata del bosco che senza alcun controllo si è impossessato dei terreni incolti e domina ormai con 12 miliardi di alberi più di un terzo della superficie nazionale, con una densità che li rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza. Si moltiplicano negli ultimi giorni i provvedimenti restrittivi per l’accensione dei fuochi nelle regioni, gli ultimi in Toscana e Liguria.