“Siamo noi l’unica, vera e seria alternativa a centrosinistra e centrodestra, che con i loro scempi hanno messo in ginocchio il Paese e la Calabria”. Il Movimento Cinquestelle, forte e consapevole degli ottimi score in molte regioni italiane, si candida come forza di rottura e di ribellione, combattente nei confronti del vecchio sistema e dei metodi della politica, basati sul voto di scambio, specie nel Sud Italia. “Noi il voto non lo chiediamo, vogliamo solo i voti consapevoli, completamente liberi, non quelli liberi al 50 per cento. Non vogliamo i voti della ndrangheta e della massoneria in una città come Catanzaro, a rischio commissariamento per le infiltrazioni della criminalità organizzata, come avvenuto in altri Comuni della Calabria. Così nei giorni scorsi il grillino Nicola Morra in una manifestazione a sostegno della candidata a sindaco Bianca Granato, insegnante, la candidata meno politica di questa sfida a quattro per la poltrona di primo cittadino. La Granato in campagna elettorale ha puntato tutto su alcuni dei paradigmi dei Cinquestelle, ovvero la necessità di trasparenza nella macchina comunale e la partecipazione dei cittadini alla vita politica, oltre che sulla necessità di rendere la città un laboratorio di idee e cultura. E per combattere con decisione l’aggressione criminale serve anche e soprattutto una politica più attenta alle periferie isolate ed abbandonate.
Manuel Soluri
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