È stata forse la figura attorno alla quale si è avvertito più entusiasmo, in quanto sostenuta dalla novità della prima volta da candidato e da quell’effetto sorpresa nel quale sperano i suoi accaniti fans. Nicola Fiorita, docente all’Unical, afferma di incarnare quello spirito di ribellione mista ad insoddisfazione comune a tanti suoi concittadini negli ultimi anni, vogliosi di rivedere una Catanzaro briosa e frizzante, oltre che consapevole del suo ruolo e della sua vocazione. “Arte, cultura ed una buona politica per interrompere il declino, rinascere e per fare uscire la città da un budello in cui sembra essersi infilata, e dal quale non si esce con le vecchie facce”. Sbandierando tali ideali, Fiorita si è congedato in uno dei suoi ultimi incontri con i suoi sostenitori su corso Mazzini, affermando di sentire la fiducia di una vasta fetta di popolazione che può spingerlo fino alla vittoria, magari al turno di ballottaggio: “Percepiamo che ci stiamo giocando una sfida difficile all’ultimo voto. Non abbiamo paura di vincere”.
Manuel Soluri
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