“A 25 anni dalla strage di Capaci nel Sud d’Italia si respira un’aria nuova che fa ben sperare. La nostra gente ha capito da che parte deve stare, soprattutto ha capito che in mezzo non si puo’ stare. C’è ancora molto da fare e da lottare per liberare le nostre terre dal tumore maligno rappresentato dalla criminalità organizzata, ma tutto cio’ infonde in noi piu’ fiducia”. Lo ha affermato Simona Dalla Chiesa, terza figlia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, prefetto ucciso a Palermo nel 1982 dalla mafia. Simona Dalla Chiesa, esponente peraltro di Libera, è intervenuta alla cerimonia di consegna dei Premi Tramonte e Cristiano, intitolati ai due netturbini trucidati nel 1991 dalla ndrangheta a Lamezia Terme.