Nuova strage in mare. I corpi di 31 persone sono stati recuperati in mare dopo il naufragio di un barcone diretto verso l’Italia con a bordo circa 500 migranti. Tra le vittime anche bambini: secondo fonti dei soccorritori, dovrebbero essere una decina. Il naufragio è avvenuto a circa 30 miglia dalle coste libiche, a largo del porto di Zuara. Sono in corso le ricerche di altre persone finite in acqua, ma si temono numerosi dispersi. Le operazioni sono coordinate dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera: in zona stanno operando la nave Fiorillo, della stessa Guardia Costiera, un rimorchiatore e una nave di una organizzazione non governativa. Secondo quanto si è appreso il barcone si è piegato su un fianco e oltre 200 migranti sono finiti in acqua. Numerosi migranti finiti in mare sono stati tratti in salvo dalla stessa Guardia Costiera e dai marinai di altre navi che stanno operando sul posto. Per la ricerca di altri superstiti la centrale operativa di Roma della Guardia Costiera ha disposto che altre proprie unità ed altri mezzi navali raggiungano al più presto l’area del naufragio. La Guardia costiera libica, dal canto suo, ha bloccato 237 migranti su due barconi 12 miglia al largo di Sabratah, a ovest di Tripoli.