I presidenti delle Province alla Regione Calabria: si tenga conto delle nostre difficoltà
CATANZARO. “Le Province italiane, e quelle calabresi in particolare, negli anni successivi all’entrata in vigore della legge di riordino degli Enti locali (cosiddetta “Delrio”), sono state messe a dura prova da difficoltà economiche e normative che hanno complicato lo svolgimento delle funzioni fondamentali assegnate, in particolare edilizia scolastica e viabilità”. È quanto si legge in una nota dei presidenti delle Province di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Franco Iacucci, Enzo Bruno, Nicodemo Parrilla e Andrea Niglia ricordando come peraltro “i servizi siano stati mantenuti, con grande senso di responsabilità ed efficienza, prima di tutto dei presidenti degli Enti intermedi che svolgono il proprio mandato senza indennità, nell’interesse prioritario della sicurezza dei cittadini”. Eppure “le problematiche di una situazione ormai insostenibile e per cui ci saremmo aspettati sostegno e solidarietà prima di tutto dalle articolazioni dell’Amministrazione regionale, a partire dai consiglieri. Abbiamo, invece, registrato – scrivono ancora i presidenti della Province calabresi – attacchi ingenerosi e insinuazioni sul lavoro onesto e trasparente di quanti si spendono ogni giorno per continuare a mantenere alta la qualità di servizi fondamentali per la sicurezza dei cittadini”. “Tutti gli atti amministrativi\gestionali in materia di somme urgenze e\o affidamenti diretti sotto soglia sono stati gestiti e redatti dai competenti dirigenti provinciali seguendo, in maniera puntuale, quanto previsto dalla normativa vigente -si ricorda ancora nella nota – così come, tutti gli atti amministrativi finali in materia di somma urgenza, determine dirigenziali e\o delibere consiliari di riconoscimento del debito fuori bilancio. Dalle audizioni ci saremmo aspettati suggerimenti, indicazioni e segnalazioni su come gestire la viabilità provinciale e l’Edilizia scolastica, che assieme ad ambiente e trasporti, rappresentano le più importanti funzioni assegnate dalla Legge – prosegue ancora nella nota- nessun contributo, infatti, è pervenuto da parte del presidente e dei componenti della Commissione consiliare ai Segretari Generali presenti ed auditi su come agire e rimuovere possibili problemi di incolumità pubblica alla pericolosità di migliaia di chilometri di strade provinciali del territorio calabrese e dei tantissimi edifici scolastici superiori che insistono nel territorio senza avere le risorse economiche necessarie per poter attuare una minima programmazione razionale”. “Le Province rischiano di non poter approvare il bilancio previsionale 2017 per mancanza del dovuto pareggio di bilancio (il termine per l’approvazione che, per le sole Province, è slittato al 30 giugno 2017)- scrivono i presidente delle Province calabresi – venendo meno la possibilità di svolgere, per mancanza di fondi ed incertezza normativa, una puntuale programmazione e quindi una manutenzione ordinaria, in particolare delle strade provinciali, il progressivo degrado delle infrastrutture in questione rende praticamente inevitabile gli interventi in somma urgenza, proprio perché le Province devono prioritariamente garantire l’incolumità pubblica degli utenti che fruiscono di 8 mila chilometri di strada e di centinaia di edifici scolastici in tutta la Calabria. Diciamo anche che la Regione Calabria certamente non ha brillato in questi anni nel sostenere con prontezza le quattro province calabresi”. “A distanza di ben tre anni ancora aspettiamo i trasferimenti dei fondi regionali quali rimborso per la gestione delle funzioni non fondamentali gestiti dalle Province ma di competenza regionale ai sensi della normativa vigente- si ricorda ancor anella nota – in Calabria le Province sono in grande difficoltà: la Provincia di Vibo Valentia ha già dichiarato il dissesto e la Provincia di Crotone è in fase di pre-dissesto. Il presidente dell’UPI Nazionale si sta impegnando attivamente nel richiedere interventi da parte del Governo nel ripristinare i fondi necessari, anche a seguito dell’esito referendario del 4 dicembre scorso per una normale gestione delle funzioni fondamentali assegnate alle province. A gennaio tutti i presidenti delle Province d’Italia hanno depositato presso le Procure esposti per denunciare quanto accade sul territorio ma anche a scopo cautelativo per le conseguenze anche penali che potrebbero ricadere sugli amministratori e sui dirigenti a causa della mancata manutenzione di strade e scuole per via della carenza di fondi- conclude la nota – ecco, le Province calabresi, nello spirito della sussidiarietà restano a disposizione e ritengono che la Regione dovrebbe ripartire dalle considerazioni espresse sulle evidenti difficoltà gestionali ed economiche registrate dagli Enti intermedi, nell’interesse della sicurezza dei cittadini calabresi”.