CATANZARO. Un intervento a favore dell’imprenditore Antonino De Masi, la cui azienda rischia di chiudere, e l’invio di 800 agenti promessi dal ministro Alfano insieme con il potenziamento degli organici della Magistratura. Queste le richieste della CGil calabrese per il presidente del Consiglio Matteo Renzi, atteso per venerdì sera a Cosenza. “A Napoli, e oggi pomeriggio a Roma, sono in corso – si legge in un comunicato – lo sciopero dei metalmeccanici e la manifestazione dei lavoratori dei call-center che vedranno una forte partecipazione dei lavoratori calabresi. Siamo anche alla conclusione di una campagna elettorale regionale scialba, noiosa, carente di proposte serie (fatta qualche eccezione) al di sotto di ciò che aspettavamo, visto la crisi economica e occupazionale della Calabria. La Cgil – si legge ancora – fa appello ai suoi iscritti, militanti, simpatizzanti ad andare al voto, e scegliere fra i candidati al Consiglio Regionale e alla Presidenza della Giunta più vicini al valore del lavoro e dei suoi diritti, della giustizia sociale, e solidarietà ma soprattutto legalità, vero discrimine della nuova classe politica, per contrastare il consociatismo, il trasformismo e la collusione con gli ambienti mafiosi. Oggi arriva a conclusione della campagna elettorale il Presidente Renzi: la Cgil – prosegue la nota – non farà iniziative per turbare la conclusione della campagna elettorale! Le elezioni sono un momento democratico importante in cui i cittadini liberamente dovranno esprimersi sul futuro della propria regione! Ci prepariamo invece per lo Sciopero del giorno 12 dicembre e per l’appuntamento della Assemblea Nazionale del PD a Reggio Calabria prevista per il mese di dicembre. Al Presidente Renzi facciamo un appello: eviti i toni polemici, la propaganda e sul terreno della legalità dica e faccia due cose precise: ncontri l’Ing. De Masi, la cui azienda rischia di chiudere. Da anni lotta contro la ‘ndrangheta, è sotto scorta, e oggi è soffocato dalla mancanza di sostegno al credito. Lo aiuti. De Masi – sottolinea la Cgil – è il simbolo di una Calabria imprenditrice sana che non cede ai ricatti: a lui guardano tante forze sane. Mandi gli 800 nuovi agenti promessi da Alfano nei mesi scorsi e potenzi gli organi della magistratura. Ad oggi sono arrivati solo 40 agenti e pochissimi magistrati. La Calabria – conclude la CGil – ha bisogno di fatti e di sostegno”.
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