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Catanzaro, danneggiato un impianto di sorveglianza pubblica. Il Coisp: “Bisogna riconquistare il territorio”

Catanzaro, danneggiato un impianto di sorveglianza pubblica. Il Coisp: “Bisogna riconquistare il territorio”

CATANZARO. Ignoti anno distrutto una telecamera di videosorveglianza, posizionata in uno dei quartieri più a rischio di Catanzaro. E’ accaduto la scorsa notte, in viale Isonzo, zona a sud della città dove si registra un alto tasso delinquenziale. I malviventi sono entrati in azione in via Caduti XVI Marzo, dove hanno prima rotto la luce del lampione dove era fissata la telecamera, quindi hanno attaccato una corda ad una vecchia lavatrice da una parte ed alla videocamera dell’altra. Il vecchio elettrodomestico ha fatto da contrappeso, sradicando l’apparecchiatura che era stata posizionata per garantire il controllo della zona da arte deelle forze dell’ordine. Sul posto è intervenuta la polizia di Stato che ha avviato le indagini per ricostruire l’accaduto e identificare i responsabili. “Servono azioni sinergiche per contrastare la criminalità. Quanto accaduto la scorsa notte a viale Isonzo, dimostra che a Catanzaro c’è bisogno di un’azione corale per riconquistare il territorio”. Lo afferma il segretario regionale del Coisp (Sindacato indipendente di polizia), Giuseppe Brugnano, commentando la distruzione di una telecamera di sorveglianza a Catanzaro. “Occorre partire da un grave presupposto – ha aggiunto Brugnano – e cioè quello che in Italia non ci sono leggi adeguate; basti pensare che se anche dovessimo identificare gli autori del fatto ci si fermerebbe a denunciarli per danneggiamento, con conseguenze pari al nulla per i responsabili. Tutto questo, mentre il messaggio che viene lanciato con quel gesto è una sfida continua allo Stato. Ed allora, non possiamo che chiedere il coinvolgimento diretto di tutte le istituzioni e le associazioni, con un sostegno concreto alle forze di polizia e la collaborazione dei cittadini che devono denunciare tutto ciò che accade”. Secondo il Coisp, “chi delinque teme anche una telecamera che è un ottimo deterrente contro la criminalità, per questo occorre reagire spezzando ogni forma di collegamento e di rapporto con certe sacche di delinquenza. Ora dobbiamo riconquistare la città”.

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