La Corte dei Conti, sezione Calabria, ha assolto e ritenuto esenti da ogni responsabilità i presidenti dei gruppi del Consiglio regionale in relazione a uno dei filoni finiti davanti alla magistratura contabile nell’ambito dell’inchiesta sui presunti rimborsi gonfiati a Palazzo Campanella. Ha Infatti respinto, con separate sentenze, le citazioni della Procura regionale a carico dei presidenti dei gruppi per danno erariale conseguente alle spese ritenute “irregolari” dalla sezione di controllo della stessa Corte dei conti nel 2014. Assolti ed esenti da ogni responsabilità sono risultati: Vincenzo Ciconte (all’epoca presidente di Progetto democratico) citato in giudizio per 6.389,76 euro; Sandro Principe e Antonio Scalzo (all’epoca presidenti del gruppo del Partito democratico) citati in giudizio rispettivamente per 21.366,62 euro e per 28.594,45 euro; Giuseppe Bova (all’epoca presidente del Gruppo Misto), citato in giudizio per 168.465, 85 euro; Damiano Guagliardi (all’epoca presidente del gruppo Federazione della Sinistra) citato in giudizio per 21.865,89 euro; Ottavio Bruni (all’epoca presidente del gruppo Unione di Centro – Udc) citato in giudizio per 21.625,00 euro. Tutti i presidenti citati sono stati difesi dall’avvocato Alfredo Gualtieri del Foro di Catanzaro.