CATANZARO. Con un’interrogazione rivolta alla commissione europea, Laura Ferrara, eurodeputata del M5S, interviene sulla situazione di emergenza ambientale della Calabria, proponendo una “task force” che indaghi sulle criticità . “Dal 1997 la Regione Calabria – spiega – versa in una perenne emergenza ambientale e sanitaria determinata da una disastrosa gestione del ciclo dei rifiuti, basata sulle discariche ed inquinata dagli interessi di gruppi criminosi. Più di un miliardo di euro – fa rilevare – è stato speso senza ottenere risultati apprezzabili, mentre cumuli di immondizia invadono ciclicamente diversi centri calabresi. La Commissione, rispondendo alla petizione n. 615/2013, aveva comunicato di aver elaborato una serie di raccomandazioni, tra cui: pianificare una gestione dei rifiuti in linea con le indicazioni della Direttiva 2008/98/CE; promuovere programmi locali e progetti per la differenziata al fine di conseguire l’obiettivo nazionale del 65% e il riciclo; introdurre il sistema PAYT; garantire un pretrattamento dei rifiuti, conforme agli obblighi di legge, prima dello smaltimento; aggiornare l’istituzione di SISTRI per evitare pratiche illegali correlate alla gestione dei rifiuti. La Commissione prevedeva, altresì, – si legge – nell’interrogazione – di procedere ad un’analisi approfondita dell’attuale piano di gestione dei rifiuti della Calabria ed avviare, eventualmente, un’indagine. Quali sono le iniziative intraprese o che potrebbero essere intraprese in merito, al fine di impedire ulteriori pregiudizi alla salute e all’ambiente? Potrebbe essere utile – conclude – la creazione di una task-force che indaghi ed intervenga sulle criticità del sistema calabrese di gestione dei rifiuti?”.