CATANZARO. “Non ci sono parole per esprimere il dolore e lo sgomento che ha causato in tutti i calabresi, specialmente nei residenti dell’area attraversata dalla strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno, l’immane tragedia stradale in cui hanno perso la vita sei persone, tra le quali un padre ed un figlio che viaggiavano a bordo di una delle due vetture coinvolte nell’incidente, e due fratelli che viaggiavano a bordo dell’altro veicolo”. Lo sostiene, in una nota, la deputata Rosanna Scopelliti, del Nuovo centrodestra. “Una strage che forse poteva essere evitata – aggiunge – se fossero stati presi provvedimenti per tempo, visto che purtroppo non sono che gli ultimi morti di una lunga scia che parte sin dall’inaugurazione di questa importante arteria. Mi unisco al dolore che ha colpito in maniera così crudele le famiglie di coloro che hanno perso la vita nell’incidente, porgendo le mie più sentite condoglianze. Ma credo che non ci si possa limitare a questo. Non possiamo certo lenire il dolore delle sventurate famiglie colpite da questa tragedia, ma è nostro dovere di rappresentanti delle Istituzioni cercare di far sì che tragedie del genere non avvengano più. Nei prossimi giorni mi attiverò con tutti gli strumenti regolamentari a mia disposizione per chiedere con forza ai ministri competenti di porre in essere, una volta per tutte, tutte le soluzioni tecniche e ingegneristiche necessarie per ridurre al minimo il rischio di incidenti su una strada percorsa quotidianamente da migliaia di persone, che hanno diritto alla tutela della loro vita. Perché se è vero, come si dice, che il tragico incidente sia stato probabilmente causato nella sua immane tragicità dalla forte velocità con cui procedeva uno dei veicoli, ciò non toglie che la Sgc Jonio-Tirreno si conferma una delle tante “strade della morte” in cui, per una ragione o per un’altra, non si è ancora riusciti a porre in essere alcuno strumento di sicurezza o di deterrenza, nonostante l’ormai insopportabile sequenza di morti che vi si stanno verificando”. “Urge quindi – dice ancora Rosanna Scopelliti – che chi ha competenza su questa arteria stradale si attivi immediatamente sia con opere di rinforzo delle protezioni guard-rail, che si dimostrano in tutta evidenza insufficienti per un’opera che scorre su cavalcavia ad oltre quaranta metri dal suolo, o maturando l’idea di uno scorrimento a carreggiata singola senza possibilità di sorpasso, o quantomeno dotando questa strada di una serie di strumenti automatici di rilevazione della velocità dei veicoli che possano far risalire ai trasgressori comminando sanzioni severissime per i trasgressori, compreso il ritiro della patente”.