CATANZARO. Si apre l’ultima settimana di campagna elettorale per l’elezione del nuovo presidente della Giunta regionale e del nuovo Consiglio. Lunedì pomeriggio alle ore 18 all’hotel Executive di Rende, Gaetano Quagliariello coordinatore nazionale Ncd, incontrerà gli elettori. Parteciperà, il coordinatore regionale, Antonio Gentile. Intanto Giuseppe Aieta, candidato al consiglio regionale con il Partito democratico, interviene sul tema dei rifiuti. “Dalla mattina del 24 novembre – afferma – il presidente Oliverio e i consiglieri regionali di maggioranza dovranno mettere immediatamente mano alle tante emergenze lasciateci in eredità dal centrodestra di Scopelliti. Fra queste è sicuramente prioritaria quella dei rifiuti. E’ uno schiaffo alla civiltà continuare a vedere interi paesi ostaggio dei cumuli di spazzatura. Di questa materia – prosegue Aieta – mi sono occupato molto negli anni scorsi quando ho ricoperto l’incarico di assessore provinciale all’Ambiente nella giunta guidata dal presidente Oliverio. E rivendico con orgoglio il valore del Piano per la gestione dei rifiuti approvato dalla Provincia di Cosenza”. Aieta indica nelle 4 R (riduzione, recupero, riciclo e riutilizzo) la filosofia sottesa nel piano stesso. “In una situazione di gravissima emergenza come quella attuale e di fronte ai ripetuti inviti a non occuparci di un problema rispetto al quale le Province non hanno competenze avremmo potuto soffiare sul fuoco ed agitare la bandiera del populismo. Non lo abbiamo fatto perchè prevalso in noi il senso di responsabilità nei confronti dei territori e delle popolazioni amministrate. Pur non avendo competenze, siamo rimasti in campo e abbiamo detto la nostra. Adesso toccherà trasferire – conclude Aieta – alla Regione il modello sperimentato alla Provincia di Cosenza. Dovremo accelerare soprattutto con lo sblocco delle spettanze dovute ai gestori per evitare di far ripiombare la Calabria nel caos e innescare un’emergenza ambientale senza precedenti”. “Tutte le nomine dirigenziali illegittime targate Scopellitìs sono state bloccate grazie alle denunce formali e alle interrogazioni del Movimento cinque stelle. Mario Oliverio, candidato alla presidenza della Regione Calabria, ha di recente incontrato la presidente regionale Antonella Stasi significandole che se fosse diventato governatore avrebbe annullato le ultime nomine di dirigenti, frutto di una forzatura”. Lo dice la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge: “Pertanto, Oliverio sta in questi giorni intestandosi un risultato che non è suo, profittando di un diffuso atteggiamento di favore dell’informazione nei suoi confronti. Alla Stasi non ha fatto altro che anticiparle lo spoils system che adotterà, se verrà eletto presidente”. Prosegue la parlamentare Cinque stelle: “Ci sono enormi differenze tra noi e il Pd, tra noi e quel sistema politico che è incarnato da Oliverio, che sta nel palazzo da un’eternità e ora si propone perfino come discontinuo e grillino. La nostra attività sta negli atti, non nelle dichiarazioni alla stampa. Uno può andare e vedere sempre che cosa abbiamo fatto e quando ci siamo mossi per contrastare un sistema di potere di cui lo stesso Oliverio è parte e primo interprete. Nello specifico – sottolinea la parlamentare – il Movimento cinque stelle ha proposto, espressamente invitando Oliverio a fare altrettanto, che i dirigenti, soprattutto della sanità, siano collocati per concorso pubblico, in modo da evitare che la politica amministri la cosa pubblica imponendo ai responsabili amministrativi scelte che contrastino con l’interesse generale”. Nesci conclude: “Oliverio, Ferro e D’Ascola facciano un veloce ripasso e dicano se nei loro partiti c’è stato o c’è qualcuno che voglia liberare l’amministrazione pubblica dai condizionamenti politici, per colpa dei quali la Calabria è rimasta indietro, non ha speso utilmente i fondi europei e ha una sanità tutta da guarire”. Intanto prosegue lo scontro tra Ncd e FI. “La nota inviata dal coordinamento cosentino del partito di Alfano è cosi di pessimo gusto che non meriterebbero nessuna risposta”, afferma Sabrina Rondinelli, candidata di Forza Italia al Consiglio regionale. “Non restiamo certo sorpresi per questa presa di posizione – aggiunge – che pure si distingue per la profonda ignoranza delle nozioni più basilari dello Stato di diritto. Da una dichiarazione simile non potrà che prendere le distanze per primo lo stesso candidato governatore di Ncd, l’avvocato D’ascola, il quale dovrà ovviamente difendere la dignità della professione forense che esercita e che i suoi colleghi di partito così volgarmente offendono”.