La storia per immagini dell’emigrazione italiana, che negli anni ha visto protagonista la Calabria, un ponte ideale fra il passato della nostra terra e l’attualità, spesso tragica, carica di dolore, che accompagna chi sbarca sulle coste italiane e chi abbandona la terra natia. Un nuovo murales sta per vedere la luce a Catanzaro, un biglietto d’ingresso e d’arrivederci alle porte del capoluogo, in viale De Filippis.
Lo ha annunciato il capogruppo di “Catanzaro da Vivere”, Marco Polimeni, sottolineando lo scopo e i significati dell’opera che sta realizzando, sul muraglione a due passi dalla rotatoria di via Gioacchino da Fiore, l’artista catanzarese Giorgio Marzo, in arte “Smoe”.
Marzo, writer noto in tutto il panorama nazionale e già collaboratore in diverse iniziative artistiche a carattere privato, attraverso la sua azione ha voluto agire su più fronti: continuare ad arricchire la scena artistica catanzarese, offrire un messaggio dall’alto valore simbolico e garantire spunti di riflessione ai tanti concittadini che potranno apprezzarne l’opera.
“La nostra città – ha detto il consigliere – continua a voler legare la sua immagine alla street art, coniugando la necessità di riqualificazione estetica di strutture pubbliche altrimenti prive di valenza artistica alla diffusione di messaggi, validi per il presente e per il futuro, tramite una rappresentazione ricca di significato e che sintetizza, in maniera a mio avviso perfetta, il passato di emigrazione della Calabria e dei calabresi. Il murales dell’artista catanzarese, proprio per le radici storiche e culturali che ne stanno alla base, è un invito deciso all’accoglienza e all’apertura verso gli altri, ed è pure un altro passo in direzione della riscoperta dei giovani artisti della nostra città, oltre che della concretizzazione di un più ampio progetto di riqualificazione urbana che continua a coinvolgere tutti i quartieri della città”.
“Emigranti” è il titolo del soggetto sul quale sta lavorando e che ricoprirà all’incirca una superficie di oltre 200 metri quadrati (80 in lunghezza, sei in altezza) del muro di contenimento che affianca la parte terminale (direzione centro-nord) di viale De Filippis. “Sarà una “storia” che potranno apprezzare tutti i catanzaresi”, ha concluso Polimeni.