CATANZARO. “Sono venuta qui per servire la città e la provincia, con l’obiettivo di dare ai cittadini un bene primario quale quello della sicurezza”. Con queste parole si è presentata alla stampa il nuovo questore di Catanzaro, Amalia Di Ruocco, giunta in città nei giorni scorsi, subentrando al questore Giuseppe Racca. Il neo questore ha già incontrato il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, il procuratore capo Nicola Gratteri e i vertici delle altre forze dell’ordine. Nell’indicare la volontà di “aprire gli uffici ai cittadini”, Di Ruocco ha sottolineato la necessità di puntare sul coordinamento tra le forze dell’ordine, grazie anche “all’ottimo rapporto con tutte le istituzioni”. E tra gli obiettivi fissati ci sono anche l’interconnessione tra le sale operative e l’aumento dei sistemi di videosorveglianza. “I cittadini catanzarese possono fidarsi di noi – ha aggiunto il questore – e devono collaborare con noi, innanzitutto rispettando le regole e fornendoci informazioni. A volte una segnalazione al 112 o al 113 può non sembrare importante, ma per noi può esserlo”. In questa direzione la dirigente superiore della Polizia di Stato ha spiegato che “bisogna denunciare, perché questo vuol dire avere senso civico”. Molte le iniziative in cantiere nel nuovo corso della Questura di Catanzaro: da un sito internet aggiornato costantemente, ad una maggiore percezione della sicurezza, fino ad un potenziamento dei servizi. Per questo, Di Ruocco ha affermato di avere affrontato alcuni temi specifici con i vari dirigenti, puntando ad esempio ad un più rapido rilascio dei permessi di soggiorno. In primo piano, secondo il questore Di Ruocco, “lo scambio informativo con le altre forze dell’ordine, sia a livello di intelligence – ha detto – sia per il controllo del territorio, soprattutto in termini di prevenzione”. Tra le iniziative che il questore intende avviare, incontri sulla legalità nelle scuole e con le associazioni, sia coinvolgendo i giovani che gli adulti. Inoltre, attenzione è stata rivolta al tema della carenza di personale: “Il personale a disposizione è sufficiente, ma ovviamente occorre puntare sul coordinamento dei servizi per coprire il territorio. I turni dovranno essere messi in piedi in maniera scientifica per non lasciare zone scoperte – ha concluso – aiutando così anche i Commissariati zonali, quale quello di Catanzaro Lido, con l’invio quotidiano di pattuglie del reparto prevenzione crimine”.
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