CATANZARO. La città di Catanzaro avrà un nuovo sistema di videosorveglianza per le discariche abusive che monitorerà sia quelle già censite dal Comune, sia zone che per posizione sono considerate a rischio come le periferie. Si tratta di piccole telecamere chiamate “fototrappola” che saranno posizionate in maniera da mimetizzarsi con l’ambiente per sorprendere i trasgressori senza che se ne rendano conto. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza, il sindaco Sergio Abramo. “Non saranno più tollerati – ha detto Abramo – atteggiamenti contrari alla legge. La differenziata è stata un successo e presto, grazie alla collaborazione dei cittadini che sono stati bravissimi, avremo una riduzione delle imposte fino al 30%. Ora è tempo del pugno di ferro contro i trasgressori”. Le telecamere non saranno fisse ma potranno essere spostate, quando l’amministrazione lo riterrà opportuno, in tutti i quartieri, tranne in centro storico che è già dotato di un sistema di videosorveglianza, per monitorare il territorio. “Quello che è grave – ha aggiunto il sindaco – è che ho visto professionisti buttare spazzatura in queste discariche abusive ed è vergognoso, tanto che se possibile io renderò pubbliche le immagini e le foto”. I dispositivi saranno più di dieci e saranno forniti, per un costo di 20mila euro, dalla ditta Blindotec, scelta direttamente attraverso il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa). “Si tratta – ha sottolineato Giovanni Ciampa, dirigente del settore Ambiente del Comune – di piccole telecamere invisibili dotate di sensore di movimento e infrarossi per la visione notturna le cui immagini, in caso di trasgressione, saranno direttamente inviate alla Polizia giudiziaria. Quello che, tra le altre cose, abbiamo riscontrato come ufficio è che a portare qui i loro rifiuti erano anche cittadini di altri comuni”. Le sanzioni per chi sarà sorpreso a trasgredire vanno da un minimo di 300 euro ad un massimo di seimila. “Se si tratta di rifiuti urbani, come il semplice sacchetto – ha spiegato il colonnello Salvatore Tarantino, comandante dei vigili urbani – la sanzione applicata andrà da 300 a 1600 euro, se si tratta di rifiuti pericolosi, quindi anche una siringa, si partirà da 600 euro per arrivare a seimila. Alle ditte sorprese ad abbandonare rifiuti andrà peggio perché in quel caso scatta la denuncia penale”. L’inasprimento delle sanzioni è dovuto all’applicazione al posto dell’ordinanza del sindaco, del decreto legislativo 152/06 in materia di rifiuti “che – ha concluso Tarantino – comporterà introiti per la Provincia e non per il Comune”.
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