Verso le regionali, Ncd: “Ferro è la candidata del continuismo Scopelliti-Stasi”
CATANZARO. “Le elezioni del 23 novembre rappresentano l’opportunità per il ritorno alla politica in Calabria. I quattro anni e mezzo del governo Scopelliti hanno prodotto risultati diversi”. È quanto si afferma in un comunicato del coordinamento regionale di Ncd. “Il primo biennio, pur fra tante criticità – prosegue la nota – è stato positivo; era stata avviata una stagione di riforme e si era messo mano al pesantissimo deficit sanitario. Si stavano approntando tentativi apprezzabili di incidere sulla spesa pubblica, restituendo centralità al lavoro. La spinta propulsiva ha iniziato a esaurirsi il 2012, quando è venuta meno la collegialità e si è cercato di riproporre un modello assolutistico di gestione. Da allora sono stati prodotti errori (gestione del personale senza titoli, mancanza di collegialità nella programmazione, eccessiva litigiosità). Gli ultimi otto mesi hanno segnato la nostra separazione dalla giunta facente funzioni. L’arch. Stasi avrebbe dovuto gestire l’ordinaria amministrazione senza farsi condizionare dall’esterno. Così non è stato. Ciò per cui non è assolvibile è la pervicacia con cui ha continuato a gestire il potere”. “Abbiamo votato contro le sue decisioni – prosegue la nota di Ncd – di utilizzare la sanità come terreno di vendetta e di potere. Non abbiamo mai accettato l’arroganza con cui, eterodiretta, è stata complice di un finale di stagione tragico. Abbiamo detto no alla candidata del continuismo Wanda Ferro, perché ritenevamo che la Calabria avesse bisogno di governabilità e di un ritorno alle regole. Siamo andati da soli, insieme all’Udc, per invocare la fine del periodo del tatticismo senza storia culturale. Oggi con Nico D’Ascola vogliamo rappresentare le idee dei moderati riformisti e cattolici, che vogliono una Regione dove non ci siano dirigenti che guadagnino 700 mila euro l’anno, senza avere peraltro i titoli, dove chi non ha protezioni possa concorrere a quei posti assegnati illegittimamente nel passato e nel presente da centrosinistra e centrodestra. Ci sono signori nominati da Scopelliti che non sono mai venuti in Calabria e che continuano a guadagnare diecimila euro mensili. Altri che si sono dimessi dalla pubblica amministrazione e sono stati assunti per legge. E altri ancora stabilizzati senza concorso. Tutto questo è avvenuto mentre la Calabria arretrava e diventava più povera. Le nostre responsabilità ce le siamo assunte decidendo di correre da soli, senza la copertura di una coalizione che ci avrebbe permesso di ottenere facilmente consiglieri regionali”. “Con questa destra – riporta ancora la nota – abbiamo chiuso. La Calabria ha la possibilità di votare Nico D’Ascola, nel solco del popolarismo cattolico. Dall’altra parte c’è Oliverio, che rappresenta i riformisti socialisti. Sono due alternative civili. E su questa alternativa noi chiediamo un voto per Alternativa Popolare e per D’Ascola. Wanda Scopelliti è l’Ogm nato da una combinazione che si ammanta di nuovo, ma che è frutto di quella radice che ha tradito i moderati. Rispettiamo le persone ma non vogliamo più falsi modelli. Vogliamo restituire governabilità e serietà alla politica dei moderati che hanno nel solco della loro tradizione gli elementi di dinamismo e di libertà. Forza Italia non ha più una politica della famiglia: è gestita da un dilettantismo che produce dissesti e bancarotte nei Comuni calabresi. Il prezzo pagato per rispettare un patto di governabilità è la nostra scelta di andare da soli. La signora Ferro ha tutto il diritto di candidare il 75% dei consiglieri regionali e dei dirigenti della maggioranza di Scopelliti. Non ha però il diritto di fare finta di non essere la candidata di quel continuismo che la Stasi sta garantendo da otto mesi. Gli elettori moderati e della destra hanno messo dietro le spalle un periodo buio che deve essere spezzato. Wanda Scopelliti sarà punita dagli elettori”.