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Natale a Catanzaro, i presepi dei detenuti esposti al Comune

Natale a Catanzaro, i presepi dei detenuti esposti al Comune

CATANZARO. Una collaborazione sempre più stretta tra l’Amministrazione comunale e la Casa circondariale catanzarese per la promozione del lavoro sociale nell’ambito del regime penitenziario. Con questo spirito Palazzo De Nobili ha aperto le porte alla mostra dei presepi realizzati dai detenuti nell’ambito della seconda edizione del concorso “Il messaggio dei presepi”, che rimarrà visitabile fino a domenica 8 gennaio dalle ore 8.30 alle 20 (orario apertura giorni feriali). Il sindaco Sergio Abramo, accompagnato dal vicesindaco e assessore alle politiche sociali Gabriella Celestino, ha visitato i lavori esposti, i cui dettagli sono stati illustrati dalla direttrice della Casa circondariale Angela Paravati e dalla presidente dell’associazione Consolidal Teresa Gualtieri. Erano anche presente il magistrato di sorveglianza Laura Antonini, il presidente del Consiglio comunale Ivan Cardamone e l’assessore allo sport Giampaolo Mungo. “Il lavoro – hanno commentato Abramo e Celestino – è sicuramente il mezzo più efficace per rieducare e reinserire i detenuti che, in tal modo, vengono sottratti dagli effetti negativi dell’ozio. Questo incontro è servito a tracciare le linee guida di una sempre più stretta e proficua sinergia tra la nostra Amministrazione e il carcere di Catanzaro, che costituisce per la città una grande ricchezza in termini sociali. Il nostro obiettivo è quello di accorciare le distanze tra il carcere e la società contribuendo a rendere più umana la pena e supportando percorsi di cambiamento personale e sociale”. “Il Comune – hanno concluso – favorirà queste esperienze nella convinzione che il reinserimento dei detenuti nella vita sociale è un tema che investe tutta la comunità”. “La vicinanza dimostrataci dall’Amministrazione comunale – ha commentato la direttrice Paravati -, è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione. Il fatto che ad ospitare i lavori dei detenuti non sia un qualunque museo ma la Casa comunale è l’emblema di una sinergia che ci offre la possibilità di guardare al reinserimento dei detenuti nella società con maggiore ottimismo e rinnovato entusiasmo. I presepi partecipanti al concorso sono stati 17. A conquistare il primo posto è stato il lavoro dal titolo “Dalla nascita del verbo al presente”, mentre “La storia dell’asino della croce di Sant’Andrea” si è classificato al secondo posto e “Presepe con finestra del carcere” ha ottenuto il terzo posto. Menzioni speciali sono state assegnate ai lavori “Presepio classico napoletano”, “Omaggio a tutti i terremotati con il presepio napoletano” e “Natale con i terremotati”.

 

 

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