REGGIO CALABRIA. In manette due disoccupati, Giuseppe Maviglia, 39enne nato a Locri ma residente a Novara, e Domenico Perre, 54enne nato e residente a Platì, rispettivamente nipote e zio, arrestati dai carabinieri del gruppo Locri, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Locri per traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine e ricettazione. L’indagine, denominata “Satellite” e condotta dai carabinieri della stazione di Platì e della compagnia di Locri, è nata nel maggio scorso, quando i militari dell’Arma a seguito di una perquisizione nell’abitazione di Perre, trovarono armi e droga in una zona demaniale limitrofa alla sua proprietà. In particolare in quella occasione erano stati sequestrati 8 fucili di vario calibro con matricola punzonata, alcuni con relativo serbatoio; un fucile Winchester cal. 30-30 oggetto di furto denunciato nel 2012 a Pontenure (PC); una pistola Arminius cal. 22 a tamburo, anch’essa provento di furto denunciato nel 2006 a Borgomanero (Novara); un congegno di mira tipo cannocchiale; un puntatore laser per armi; un rilevatore satellitare gps; circa 500 cartucce di vario calibro; un sacco in plastica contenente quasi 2,7 kg di eroina; un sacco in plastica contenente oltre 2,5 kg di canapa indiana; un sacco in plastica contenente circa 700 grammi di cocaina; materiale vario atto al confezionamento dello stupefacente. Il fondo dove erano occultate armi e droga era limitrofo a quello di Perre, e raggiungibile solo passando dal piazzale antistante la sua abitazione. Inoltre, è emerso dalle indagini che Maviglia, pur vivendo a Novara, ha sempre mantenuto rapporti con lo zio e col territorio della Locride. Gli elementi raccolti dai Carabinieri e posti a fondamento della richiesta della Procura, sono stati vagliati positivamente dal gip, che ha emesso il provvedimento, e i due sono stati associati presso la casa circondariale di Locri.