CATANZARO. Tre persone su dieci, in Calabria, sono a rischio indigenza. Perciò Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, ha deciso di devolvere l’indennità percepita dalla Regione Calabria per il ruolo di delegato per la tutela e promozione dei diritti umani, ai poveri. “Corbelli – spiega una nota – così come aveva subito preannunciato, sin dall’inizio del suo incarico, ha, dal mese di ottobre, aperto presso la banca del suo comune, un fondo sociale, dove versa mensilmente l’indennità di 800 euro netti che percepisce dalla Regione. Per assolvere a questo incarico istituzionale che ha accettato, per un solo anno, per portare a compimento alcune importanti opere umanitarie che più gli stanno a cuore, in modo particolare il Cimitero dei Migranti ha rinunciato al comando(e a tutti i benefici economici connessi e anche ai rimborsiper recarsi a Catanzaro e per i suoi spostamenti in Calabria per sostenere le sue iniziative umanitarie e si è messo, nella sua scuola, per un anno quello previsto per una sola volta, dalla legge, per tutta la vita lavorativa, in aspettativa non retribuita rinunciando e perdendo per quest’anno anche la tredicesima). Corbelli ha accettato di percepire dalla Regione “esclusivamente solo il rimborso del suo compenso di docente (che gli permette di vivere dignitosamente, di sostenere costi e spese giornaliere e di continuare a fare, come fa da sempre, anche la solita beneficenza personale) e di destinare la parte eccedente l’importo dello stipendio (come previsto dalla legge per le strutture speciali regionali, è una somma mensile netta intorno agli 800 euro) interamente ad un Fondo Sociale, che è stato già aperto, la fine di ottobre, e sul quale sono state versate, ogni fine mese, le indennità di settembre, ottobre , novembre e, questa mattina anche, dicembre(per un totale di 3200 euro). Una parte di questo Fondo Sociale – spiega – è stata già utilizzata per le prime due iniziative umanitarie: per togliere da una baracca disumana(dove avevano vissuto per due anni!) un poverissimo bracciante di Corigliano di 63 anni e il figlio diciottenne, che da metà novembre sono ospitati in un dignitoso appartamento e per pagare il custode che assiste la notte i tanti clochard ospitati nei due container della Protezione Civile che Corbelli ha fatto trasportare da Catanzaro e installare a Cosenza, la fine di ottobre”.