CATANZARO. “Dopo circa tre anni di proroghe a un Contratto di Servizio scaduto nel 2013, è ora di convergere sulla stipulazione di un nuovo Contratto che implementa e ottimizza i servizi, migliora la qualità, punti all’efficienza, alla puntualità, alla fruibilità dei servizi treni e al rinnovo del parco treni”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Fit Cisl Annibale Fiorenza. “Pensiamo che oggi – prosegue – molti elementi ostativi siano da ritenersi superati. Il debito di circa 140 milioni di euro è stato estinto e i trasferimenti delle risorse correnti, sono puntualmente onorati. Se a tutto ciò si aggiunge: la disponibilità di circa 85 mln per acquisto di nuovi treni e circa 13 mln d’investimenti sulla rete ferroviaria, è evidente la bontà del nuovo approccio messo in atto da questo Governo regionale, al quale va riconosciuto, pur nella lentezza delle procedure, il pragmatismo delle azioni e l’affidabilità nell’attuazione degli adempimenti. Ora serve una svolta concreta ed esigibile. Il nuovo Contratto di Servizio può e deve essere lo strumento per l’innovazione, l’efficienza e per gli investimenti utili a modernizzare il sistema generando integrazione oraria e tariffaria dei servizi”. “Sollecitiamo quindi – afferma Fiorenza – Trenitalia e Governo regionale a definire il nuovo Contratto di Servizio di lungo periodo, come sta avvenendo in altre Regioni (10/15 anni), innovativo, rispondente ai bisogni di mobilità, proiettato a prospettive di sviluppo, di modernizzazione e di piena fruibilità del sistema. Un Contratto che porti con sé le giuste garanzie per gli investimenti da parte di Trenitalia e Regione per la fornitura di nuovi treni, senza i quali, cambierebbe poco. A Trenitalia, sollecitiamo investimenti tesi a migliorare le attività manutentive, di vendita, di assistenza e non per ultimo, le condizioni di lavoro del personale mobile così come di tutto il restante personale diretto e indiretto che, nell’insieme, determinano l’efficienza e l’efficacia del processo produttivo che deve produrre utili aumentando gli introiti dai servizi, oggi sotto il 16%. Ben poca cosa. A Trenitalia chiediamo che da queste basi, anche in Calabria, in piena sintonia con i programmi delineati dal nuovo ‘Piano d’Impresa del Gruppo Fsi’, prenda corpo una nuova politica d’impresa. Al Governo regionale sollecitiamo l’opportunità di fare ogni forzo possibile per raccogliere i frutti di un percorso tracciato e destinato al raggiungimento degli obiettivi funzionali a garantire accessibilità e sviluppo territoriale”.