CATANZARO. “La Giunta regionale è fuori dalla realtà; si occupi di problemi concreti e la si smetta con decisioni inutili e senza senso! Sul Glifosato avevamo chiesto di attendere una decisione definitiva adeguandoci alle prescrizioni che accompagnavano la già decisa proroga; invece, ha irresponsabilmente deciso ritenendo inutile ogni validazione scientifica”. Lo affermano le associazioni di categoria aderenti ad Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Copagri e Confcooperative). “Si tratta di uno degli erbicidi più diffusi al mondo ed impiegato da centinaia di Paesi – scrive Agrinsieme – la Commissione Europea nei mesi passati ha approvato una proroga, fino a dicembre 2017, per l’uso parziale, proroga non avversata dal rappresentante italiano. In Calabria, invece, qualcuno ha pensato di essere sommamente competente, persino più dell’Agenzia Europea per le sostanze chimiche, ed aggiornare i Disciplinari mettendo al bando il Glifosato; una decisione che è stata subito celebrata con il consueto quanto stancante sventolio di comunicati stampa e bandierine gialle. Siamo a corto di aggettivi per definire simili, irresponsabili atteggiamenti; la Giunta – scrive l’organizzazione agricola – ha ritenuto di non consultare le organizzazioni agricole e di procedere in solitario con una decisione che è ingiustificata ed inutilmente dannosa per le imprese agricole. Lo ripetiamo da tempo ma, evidentemente, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, rappresentare il sistema agricolo in Calabria è materia più complessa del piantare bandierine a bordo strada o stendere tappeti rossi alla bisogna”. L’organizzazione ricorda che “molti stati sono in attesa della decisione scientifica dell’Agenzia Europea per le sostanze chimiche, la Commissione Europea ha deciso una proroga, il Governo italiano non si oppone ed a fronte di tutto ciò la Giunta regionale decide, invece, una immotivata fuga in avanti. Vorremmo rivolgere una semplice domanda: perchè lo avete fatto? Vi siete chiesti – continua la nota – quale sia il motivo per la quale siamo l’unica regione italiana ad aver assunto questa decisione? Forse perchè altrove invece che appassionarsi a temi sollevati da un sindacalismo da strapazzo si impegnano per definire soluzioni concrete a problemi reali e certi; forse perchè in altre regioni sanno bene che il prezzo di una simile scelta lo pagano le imprese e mentre le aziende “locali” sono limitate quelle extraregionali esportano avendo prodotto con l’utilizzo di Glifosato. Dire di rafforzare i controlli attraverso il servizio fitosanitario e gli uffici prevenzione delle Asp equivale, allo stato e per l’argomento in questione, al non dire nulla. Insomma, continuiamo a farci del male senza che nessuno ce lo chieda”. Agrinsieme chiede, quindi, il ritiro della delibera “che, allo stato attuale, è solo – afferma – un inutile, immotivato salto in avanti”.