CATANZARO. “Chiunque sarà il nuovo Premier e qualunque sarà il prossimo Esecutivo l’Italia deve continuare la politica della solidarietà, dell’accoglienza e del salvataggio in mare dei poveri migranti che fuggono da guerre, persecuzioni e miseria. L’esito del referendum costituzionale non deve condizionare e penalizzare adesso l’impegno umanitario del nostro Paese, come vorrebbero populisti e demagoghi, vecchi e nuovi. Renzi non è stato bocciato così clamorosamente dagli elettori per la politica dell’accoglienza ma per la sua arroganza e i disastri che ha provocato con una serie di scelte e leggi fallimentari e dannose(su tutte le riforma della cosiddetta buona scuola!)”. È quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. “Sono stato tra i primi, nel maggio scorso – aggiunge – a schierarmi contro la riforma costituzionale Renzi-Boschi, con la costituzione di un Comitato e il lancio di uno dei primi, in Italia, manifesti elettorali (L’Italia che dice NO! All’inganno!). Ma questo non mi ha mai impedito di apprezzare una delle poche cose buone fatte dal Governo: l’accoglienza dei migranti. Oggi, dopo la disfatta elettorale di Renzi, voglio ricordare questo impegno umanitario e richiamare l’attenzione del Presidente della Repubblica e del nuovo Premier sulla immane tragedia dei migranti che purtroppo continua ininterrottamente, anche durante l’inverno, come dimostra l’ultima strage di immigrati, con i 16 cadaveri recuperati nelle ultime ore che stanno per essere portati in Italia per essere seppelliti, con un semplice numerino, in tanti piccoli sperduti cimiteri, calabresi e siciliani, che di fatto ne cancellano, per sempre in questo modo, ogni ricordo e riferimento per i loro familiari che non sapranno mai dove andare un giorno per trovarli, per portare un fiore e dire una preghiera. Una disumanità questa che per fortuna stiamo per cancellare definitivamente con la realizzazione a Tarsia del Cimitero internazionale dei Migranti. L’esito del referendum – conclude Corbelli – non deve fermare adesso l’Italia della solidarietà e dell’accoglienza, come vorrebbero populisti e demagoghi, vecchi e nuovi, che cercheranno adesso di intestarsi una vittoria che appartiene invece solo ed esclusivamente al popolo che ha liberamente scelto di votare contro Renzi e la sua pericolosa e dannosa riforma costituzionale”.