LEGA PRO/ COSENZA OPACO, KO A SIRACUSA
Un Cosenza opaco e sterile lascia punti importanti a Siracusa. Grave l’errore sotto porta di Mungo per i rossoblù a fine primo tempo. E così i volitivi ed intraprendenti siciliani di mister Sottil colpivano nella ripresa con la rete messa a segno da Scardina al 17’. Lupi inconcludenti ed irriconoscibili rispetto alle ultime due partite. Quattro sconfitte in sei partite sono un campanello d’allarme per Giorgio Roselli che si è sgolato dalla panchina ma vanamente.
LEGA PRO/ PAREGGIO CON REGALI NATALIZI TRA CATANZARO E REGGINA NEL DERBY
Catanzaro e Reggina anticipano i doni natalizi e si dividono un punto che serve poco ad entrambe. Ne esce sicuramente meglio la squadra amaranto che quantomeno dà seguito al pareggio col Taranto e supera altresì una trasferta insidiosa. Il Catanzaro invece non riesce a sfruttare la gara casalinga e resta ultimo solitario. Derby con pochi spettatori, solo 1768. Circa 200 i tifosi amaranto in curva est. La curva di casa contesta il patron Cosentino invitato con cori e striscioni ad andare via alla svelta per le incapacità di programmare ed investire che hanno portato, secondo la tifoseria, agli insuccessi degli ultimi anni e l’attuale ultimo posto in classifica.
Il primo tempo è di marca amaranto: Coralli grazia Grandi non calibrando bene un agevole pallonetto. Poi regala a Botta e Bangu un assist pregevole ma i due si ostacolano e sciupano. Sull’altro fronte solo un colpo di testa di Sabato ed un’incursione di Tavares murata da Gianola. Poi Patti salva su Coralli innescato da Maesano.
Nella ripresa meglio il Catanzaro che punge di più. Prima Esposito impegna Sala, poi Pasqualoni centra la traversa. Al 5’ proteste per un fallo di Possenti su Icardi. L’infrazione c’è ma il calciatore di casa ha il demerito di esagerare nella caduta. Il che induce Volpi a lasciar correre. Zeman perde Botta e Coralli per infortunio e le due assenze si sentono. La Reggina indietreggia ed il Catanzaro ne approfitta, facendosi sempre più minaccioso. Al 25’ la combina grossa Kosnic. Il centrale si fa soffiare palla da Giovinco che lo brucia in velocità. Kosnic lo trattiene ed il rigore è indiscutibile. Lo stesso Giovinco trasforma con un mix di potenza e precisione. A quel punto Zeman deve fare qualcosa. Inserisce in avanti Bianchimano e lascia la difesa a 3. Nell’arrembaggio finale al 92’ cross dal fronte destro e girata a volo proprio del giovane attaccante che trova la complicità di Grandi con un goffo intervento. È il pareggio finale che probabilmente salva la panchina di Karel Zeman.
LEGA PRO/ UNA CORIACEA VIBONESE PIEGATA A CATANIA
Una bella ed autoritaria Vibonese cede il passo a Catania ma esce a testa altissima. Grande prestazione dei rossoblù seguiti nella città etnea da un nutrito gruppo di supporters colorati e rumorosi. Vicinissimi alla marcatura i calabresi specie con Saraniti. Anche una traversa per la squadra di Massimo Costantino. Una prestazione tanto incoraggiante quanto sfortunata per l’undici rossoblù che ha messo la museruola al più quotato avversario etneo. Dopo una gara gagliarda, attenta ma mai rinunciataria della Vibonese, al 76’ arrivava l’acuto siciliano. Di Graiza si incuneava in area, si liberava di quattro avversari e cedeva a Mazzarani il quale controllava e calciava di potenza. Determinante la deviazione di Manzo che spiazzava il bravo Russo. 1 a 0 e vittoria etnea. Al Catania i tre punti, alla Vibonese gli applausi dei suoi tifosi e di tutto il Massimino per una prestazione veramente esemplare.
SERIE D/ IL RENDE TORNA A BRINDARE
Dopo tre sconfitte consecutive che avevano minato non poco l’umore di squadra ed ambiente, torna alla vittoria il Rende che brinda al successo all’ultimo assalto piegando la resistenza dell’arcigno Pomigliano di mister Seno. Tre punti pesanti per i biancorossi che risalgono al sesto posto ed il Marco Lorenzon diviene nuovamente un fortino. Rende avanti al 28’ con Viteritti che sta divenendo sempre più assiduo con reti importanti. Al 33’ grossa chance per i campani che gettano via l’occasione. Fallo di Sanzone su Avella e rigore netto che Poziello fallisce malamente. Nulla di fatto ma il pari campano giunge ugualmente nella ripresa. È il 7’. Suriano scatenato, supera Sanzone e batte Falcone, 1 a 1. Il Rende spreca due buone pallegol e sembra demoralizzarsi ma nel tempo di recupero, al 47’, può gioire di nuovo: assist dello sgusciante De Marco per l’inossidabile Actis Goretta che non perdona, è la rete del sorpasso. Il Rende festeggia il ritorno alla vittoria.
SERIE D/ LA PALMESE SCIVOLA AL LO PRESTI
Scivola al Lo Presti la Palmese di mister Dal Torrione, imprecisa e sfortunata e capace di spianare la strada al primo successo esterno del redivivo Due Torri. Una gara in cui è successo di tutto ed in cui poteva succedere di tutto. I messinesi di Antonio Venuto, ringalluzziti dopo la vittoria interna ai danni del Sersale, impongono il disco rosso ai calabresi che restano a leccarsi le ferite dopo due legni colpiti da Crucitti e Dorato, una rete annullata a Zampaglione ed un rigore fallito da Lavrendi. Scatenato Postorino tra i siciliani. È lui ad aprire le marcature al 22’. Raddoppio ospite con il solito Giacobbe dieci minuti più tardi. Accorcia il distacco la Palmese con la rete di Crucitti, minuto 39. Orgoglio palmese nella ripresa con il guizzo di Corso che riporta la gara in parità. Sulle ali dell’entusiasmo arriva l’occasionissima al 38’. Un difensore ospite mette giù Dorato. È rigore. Anziché Crucitti tira Lavrendi. Ma Drammeh non si fa ingannare e respinge di piede. E due minuti dopo si capovolge il tutto. È Postorino ad essere atterrato in area. Rigore con lo stesso Postorino che si presenta freddo al tiro spiazzando Pellegrino, 3 a 2 per gli ospiti e doccia gelata per la Palmese. Ma il risultato non condizione il giudizio del pubblico di casa che applaude in modo convinto la propria squadra.
SERIE D/ SERSALE ANCORA SFORTUNATO, CON LA FRATTESE MERITAVA IL SUCCESSO
Ancora un rinvio. Non si sblocca il Sersale che però sul suo campo quantomeno non perde. Anche la quotata Frattese, con in rosa il bomber del girone Fabio Longo, non passa al Ferrarizzi, rischiando anzi più volte di perdere. Gara combattutissima sui due fronti ma con poche emozioni sotto porta. Il Sersale prova a schiodarsi dall’ultimo posto ma deve fare i conti con una sfortuna che non vuole abbandonarlo. La Frattese scende in Calabria scossa dal terremoto in panchina della scorsa settimana. A guidare i nerostellati nella trasferta presilana c’è infatti l’ex messinese Nello Di Costanzo e non più Stefano Liquidato, l’allenatore della cavalcata dello scorso anno e del secondo posto finale. Ne viene fuori una gara attenta da parte di entrambe le squadre, più attente a non scoprirsi che ad offendere.
Sersale subito aggressivo. Scambio veloce Petrone-Caturano, palla a Caliò che non inquadra la porta di Rinaldi. Al 13’ Sguaglia da fuori area, nessun problema per l’estremo campano. Poi un piazzato di Vallone, con la difesa ospite che sventava una mischia. Dall’altra parte Palumbo sfiorava il palo alla destra di Bambino. Match piacevole e frizzante.
Al 36’ cross di Acampora per Ausiello che non riesce a graffiare.
Al 43’ brividi per la Frattese. Caturano verticalizza per Scozzafava che supera Rinaldi in uscita ma Vingo di Pisa ferma tutto per offside.
Nella ripresa devastante Caturano a sinistra, la Frattese soffre. Il fantasista di casa per due volte in area davanti a Rinaldi ma non riesce a superarlo. Al 24’ occasionissima per Fabiano che spunta a destra ma cicca goffamente la palla del vantaggio. Ottima mezz’ora del Sersale che poi calava. Mancini non effettuava cambi e la Frattese con i nuovi innesti era più fresca. Al 27’ i nerostellati si rifanno sotto con Costanzo minaccioso da fuori area. Poi era un’incursione del bomber Longo a spaventare Bambino ma la conclusione del Ciro Immobile di Frattamaggiore si perdeva alta. Qualche altro traversone dalla sinistra non sfruttato da parte degli ospiti. E proprio sul gong l’ultimo sussulto. Punizione velenosa di Vallone che rimbalza davanti alla porta di Rinaldi e si perde fuori. Finisce zero a zero e per il Sersale arrivano gli applausi della curva. Per la Frattese primo punto della gestione Di Costanzo.
Manuel Soluri