CATANZARO. “L’agricoltura ha un ruolo di primo piano in Calabria e non ha bisogno di parole astratte perchè necessita di concretezza. Le scelte sull’agricoltura, influenzano ogni modello di sviluppo del territorio”. Lo ha detto il candidato presidente della Regione per Alternativa Popolare (Ncd-Udc), Nico D’Ascola, nel corso dell’incontro con la Coldiretti. Durante la riunione il presidente Pietro Molinaro ha presentato le iniziativa della Coldiretti della Calabria. “Il modello di sviluppo industriale – ha aggiunto D’Ascola – appartiene al passato e in Calabria a maggior ragione, anche la conversione in servizi non ha ottenuto quello che si voleva in termini di occupazione e Pil. L’agricoltura e l’agroalimentare invece sono un modello sicuro di sviluppo, essendo un settore fattivo, concreto che assicura sviluppo sostenibile e durevole. L’agricoltura si sposa perfettamente con la tutela del territorio e dell’ambiente rivelandosi quindi decisiva nella qualità della vita dei cittadini. La cattiva gestione del territorio è la testimonianza del peso che ciò che accade è solo sfruttamento del territorio. La tutela del territorio è fattore decisivo di sviluppo: ha ricordato una lectio magistrale del prof. Settis proprio a tale proposito. La valorizzazione dell’agricoltura riguarda anche l’affermazione e la convergenza sui valori della persona, lavoro società, etica vera e non relativismo etico, tutela della famiglia naturale, temi cari alla mia parte politica e che sono propri del mondo agricolo. Il mondo agricolo, tramanda i valori come i saperi, sapori e tecniche di produzione con le attività che l’agricoltura porta avanti. Si è dichiarato d’accordo con il principio di sussidiarietà cioè lo Stato deve affidare compiti alle organizzazioni intermedie”. “La grandezza economica del Paese – ha proseguito – non è stata fatta né dalla Cgil, né dal Partito comunista ma dal lavoro delle persone. Ha riconosciuto alla Coldiretti di essere una organizzazione capillare, propositiva che fa della partecipazione uno dei unti di forza. La presenza di più Enti che si interessano di agricoltura non fa il bene del settore devono essere razionalizzati proprio praticando il principio di sussidiarietà, perché il politico crea la corte di clientele e alimenta cattiva burocrazia. Modifica della Costituzione e rapporto tra gli Enti territoriali è un tema di estrema importanza. La cattiva politica non si deve alleare con la pessima imprenditoria”. D’Ascola ha poi condiviso le proposte della Coldiretti sulla gestione dei fondi comunitari “con una regia unica per non disperderne l’efficacia”.