REGGIO CALABRIA. E’ bastata poco più di un’ora di lavori al Consiglio regionale per esaurire e completare l’ordine dei giorno. E’ stato approvato all’unanimità il provvedimento amministrativo per l’effettuazione del Referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge per il “Cambio di denominazione del Comune di Ricadi in Comune di Ricadi-Capo Vaticano” e il disegno di legge sull’”Istituzione dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere” con Alessandro Nicolò (Fi) che ha sottolineato il lavoro di condivisione per la definizione del testo di legge con gli altri capigruppo del Consiglio regionale. Rinviata, con l’impegno che sia inserita all’ordine dei lavori della prossima seduta, la proposta di legge riguardante la corretta applicazione della legge 194 del 1978, sulle procedure di interruzione volontaria di gravidanza, sul territorio regionale. Voto unanime, con l’autorizzazione al coordinamento formale sulla proposta di legge di modifica alla legge regionale n. 28 del 2004, “Garante per l’infanzia e l’adolescenza”, in ordine ad alcune incompatibilità che sono state così eliminate. “L’obiettivo – ha spiegato in Aula il relatore Giuseppe Aieta – è quello di mitigare le incompatibilità con la funzione che andrebbero a penalizzare fortemente chi viene chiamato a rivestire il ruolo di garante per l’infanzia e l’adolescenza”. Senza dichiarazione di voto o dibattito è stato approvato all’unanimità il provvedimento amministrativo riguardante l’ “Assestamento e conseguenti variazioni” del Bilancio di previsione finanziaria per il triennio 2016-2018. Dopo una relazione di Franco Sergio (Oliverio Presidente) è passato all’unanimità il provvedimento amministrativo riguardante il Programma delle attività unitamente al relativo fabbisogno finanziario per l’anno 2017 del Corecom Calabria. E stesso risultato ha avuto il provvedimento per lo svolgimento di referendum consultivo obbligatorio sulla proposta per l’istituzione del Comune di Villa Brutia mediante la fusione dei Comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Sulla relazione del vicepresidente del Consiglio Giuseppe Neri (Democratici Progressisti) approvato il “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivanti da sentenze di condanna esecutive, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118”. Dopo un voto unanime di inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno e di una mozione, avanzati dai rispettivi proponenti, il Consiglio ha discusso, ma non approvato, la mozione a firma di Carlo Guccione riguardante l’iter di accorpamento dei Consorzi di sviluppo industriale e la nomina degli organi di management come previsto dalla legge regionale n. 24 del 2013. Sul punto il capogruppo Pd Seby Romeo, sottolineando “l’assoluto rilievo delle problematiche poste dalla mozione”, ha proposto il rinvio dell’argomento alla prossima seduta. Richiesta sulla quale si è accodato anche Fausto Orsomarso del Gruppo Misto. Di contro Guccione ha chiesto che dell’argomento venga investita la commissione Attività produttive. Richiesta sulla quale si è detto d’accordo Romeo. Approvato, invece, all’unanimità, l’ordine del giorno del consigliere Michelangelo Mirabello (Pd) che impegna il Presidente della Giunta e l’Assessore alle attività produttive ed allo sviluppo economico a favorire, attraverso il tavolo di concertazione già predisposto, la riapertura della vertenza Gruppo Italcementi/Heidelberg, per la bonifica del sito industriale di Vibo e la verifica delle condizioni per una reindustrializzazione dell’area attraverso la riconversione produttiva dello stabilimento. Il Consiglio ha quindi approvato il provvedimento amministrativo riguardante il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale derivanti da sentenze di condanna esecutive. Su richiesta di Romeo, infine, è stato rinviata alla prossima seduta ogni decisione sulle “Nomine di competenza del Consiglio regionale”.